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  • Conte: 'Giaccherini rinuncia dolorosa. Per Jovetic non abbiamo i soldi'

    Conte: 'Giaccherini rinuncia dolorosa. Per Jovetic non abbiamo i soldi'

    Antonio Conte parla per la prima volta nella stagione 2013-14, in conferenza stampa dal ritiro da Vinovo, il giorno prima dell'avvio del ritiro di Chatillon. Ecco i temi principali affrontati dal tecnico della Juventus
     
    GRANDE MERCATO IN ATTACCO: "Stiamo lavorando per continuare a crescere e questo, col lavoro, è il must già dal primo anno. Aggiungiamo elementi che possano farci crescere di anno in anno tenendo conto anche della crisi economica. In questa prospettiva abbiamo fatto qualcosa di straordinario, aumentando la potenza in attacco con soli 9 milioni. A testimonianza che c'è un progetto che guarda al presente e al futuro, anche in anticipo rispetto ad altri. Elogi alla società? Io e la società siamo una cosa sola. Non devo elogiare nessuno, abbiamo lavorato insieme senza distinzioni, nel bene e nel male. Abbiamo operato nel migliore dei modi. Abbiamo preparato i colpi muovendoci in anticipo e con le idee molto chiare fin da subito per migliorarci".  
     
    SI RICOMINCIA DA ZERO: "Due anni fa c'era una realtà non consona alla Juventus perché da tanti anni non era protagonista. Oggi la Juve è tornata ad essere quello che era, vincente. Ci siamo riappropriati della nostra immagine in Italia e nel mondo. Chi arriva qua sa già dove sta arrivando e chi è artefice di questi successi sa che il passato per me non conta. Ricominciamo da zero, forte degli ultimi due anni da lavoro da sfruttare. Dovremo sacrificarci e lavorare con umiltà per fare ancora meglio".
     
    GIACCHERINI: "E' stata un rinuncia dolorosa ma necessaria in tempo di crisi. Per spendere devi anche incassare. Ogni singola partenza del gruppo di questi due anni mi porterà dolore. Per me sono tutti incedibili, ma capisco le esigenze societarie. Se mi chiedete se sono felice, la risposta è no. Sono affezionato ai miei giocatori, dirò loro sempre grazie per tutto quello che hanno fatto in questi due anni. Li alleno come ho sempre fatto, con grande entusiasmo e grande passione"
     
    DIFFICILE VINCERE PER TRE ANNI CONSECUTIVI: "L'anno che verrà è il terzo dopo due annate strepitose. Vincere era difficilissimo, rivincere è molto difficile, fare il tris sarebbe storico. Nella storia della Juventus solamente nel magico quinquennio c'è stata questa egemonia. Sarà dura, ma sappiamo che se avremo voglia di soffrire e lavorare, possiamo ambire a vincere ancora. Molto dipenderà dallo zoccolo duro e mi auguro che tutti quanti possiamo avere grandi motivazioni, ma ne sono sicuro".
     
    ATTACCO SOVRAFFOLLATO: "No, per il momento siamo in sei davanti e vedremo cosa succederà. Io non ho preferenze, lo sanno tutti. Nessuno parte titolare nella mia testa, è un posto che si conquista in settimana".
     
    IL GAP CON LE BIG D'EUROPA: "Con Tevez, Llorente e Ogbonna, il divario con i top club in Europa è diminuito? E' un discorso troppo semplicistico se fatto così. Non è in base ai calciatori che arrivano o ai soldi che si fanno i valori. L'importante è avere qualità, ma bisogna lavorare perché a livello economico gli altri sono sempre più avanti di noi. Tipo il Psg ha fatto un grande regalo al Napoli spendendo 63 milioni per Cavani. Avrei preferito che rimanesse al Napoli, anche con lui l'abbiamo sempre battuto".
     
    LO SCUDETTO, LA QUALIFICAZIONE ALLA CHAMPIONS, GALLIANI: "Se è più importante fare due settimi posti e poi vincere o arrivare sempre in zona europea? Credo che oggi come oggi sia più importante arrivare sempre in una posizione che ti permetta di giocare in Europa per avere degli introiti. Io preferisco sempre vincere e scrivere qualcosa di importante, ma capisco chi punta alle qualificazione europee". 
     
    LE RIVALI, BENITEZ, IL NAPOLI, CAVANI, L'INTER, IL MILAN, LA FIORENTINA: "Da qui a fine agosto cambieranno molte cose. Il Napoli si rinforzerà molto con i soldi di Cavani e poi hanno preso Benitez, che è un grande acquisto. Avrei preferito che Cavani fosse rimasto a Napoli e che la società azzurra non avesse tutti quei soldi per rinforzarsi. L'Inter ha un ottimo allenatore, poi c'è il Milan che nel girone di ritorno ha perso solo con noi. Infine la Fiorentina, che con i fatti e non con le parole, sta tornando grande. Gomez, così come Tevez e Llorente arricchiscono il nostro campionato, così come Benitez".
     
    JOVETIC: "Stevan ha un prezzo elevato e giustificato. Ha un grande talento che può crescere ancora ma è inevitabile che andrà nella squadra che ha questi soldi da spendere, quindi lascerà l'Italia".
     
    TEVEZ E LA MAGLIA NUMERO 10: "Mi viene da sorridere a sentire queste cose. Non è il numero che conta, ma quello che farà dentro e fuori dal campo. Quello che conta è la Juventus e l'importante è che chi indossa la maglia bianconera, la onori nel migliore dei modi. Di Tevez mi ha colpito la fame di vittoria, la sua determinazione e la sua cattiveria agonistica. Se ho mai temuto che anche quest'anno sfuggisse un grande giocatore come Tevez? Per caratteristiche Carlitos è il giocatore che potevamo prendere, anche da un punto di vista economico. L'abbiamo preso".

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