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L'Italia ha bisogno di Florenzi e Parolo

L'Italia ha bisogno di Florenzi e Parolo

Totti e Gervinho? No. Klose e Felipe Anderson? Neanche. I trascinatori di Roma e Lazio per la corsa al secondo posto, e alla conseguente qualificazione diretta in Champions League, sono Alessandro Florenzi e Marco ParoloGhostwriters ad inizio stagione, prime firme nelle ultime settimane. Per entrambi 3 gol nelle ultime 5 gare disputate. Florenzi ha punito Torino, Sassuolo e Genoa; Parolo ha segnato contro il Cagliari, è stato fuori due settimane la rottura della costola, e, una volta rientrato, ha bucato anche i portieri di Parma e Atalanta. 5 gol per il nipote di Roma, 9 gol per l'ex Parma. Fondamentali per la lotta capitale, diventeranno importanti per la Nazionale? 

MULTIUSO GIALLOROSSO - Tuttofare nella formazione di Rudi Garcia: terzino, centrocampista ed esterno d'attacco. Preferibilmente a destra, ma anche la fascia sinistra non è un problema. Grande corsa, tanta costanza e applicazione, ottimo piede e un cuore immenso. Immenso come il memorabile abbraccio a nonna Aurora dopo il gol contro il Cagliari. Nominato leder di questa Roma da Rudi Garcia nell'ultima partita, contro Sassuolo e Genoa ha regalato due perle che abbinano potenza e precisione. Il culmine di un cammino (o nel caso dell'instancabile Alessandro è più giusto parlare di corsa) partita da lontano, che ha come obiettivo anche la Nazionale Azzurra. Conte ha problemi a centrocampo e il multiuso giallorosso può essere davvero utile, sia a destra che da interno nel centrocampo a 5. Movimento perenne, gran sradicatore di palloni, può dare un tocco di imprevedibilità alla manovra azzurra. E la sua confidenza con il gol è sicuramente un valore aggiunto. "Nonna, nonna, m'hanno fatto un buono, che vor dì?" (chiedeva Verdone in Bianco, Rosso e Verdone). Non è un buono Alessandro, ma il pass per un posto da titolare in Nazionale.

CENTROCAMPISTA BOMBER - Como, Pistoiese, Foligno, Verona, Cesena, Parma e Lazio. Un cammino lento, graduale. Step by step è riuscito a conquistare prima la Serie B, poi la Serie A. Autore di una cavalcata strepitosa con il Cesena prima, di una qualificazione insperata per l'Europa con il Parma poi. Europa che gli è stata tolta, poi, a stagione terminata. E ora, con la Lazio, vuole la Champions League. Tiro da fuori ed acrobazia: i suoi gol sono uno spettacolo per gli occhi, oltre ad essere utili ai biancocelesti per continuare ad inseguire l'Europa più nobile. Senza dimenticare un altro torneo continentale, quello più importante: Euro 2016. Prandelli lo convocò per l'ultimo, disastroso, Mondiale Azzurro. Ora è un altro Parolo e c'è un altro ct, che ama chi ha fatto la gavetta. Quell'Antonio Conte che da allenatore ha fatto rendere da campioni anche i gregari, che ha sempre voluto centrocampisti abili nell'inserirsi e nel fare gol. Parolo ha tutti i requisiti per far felice il commissario tecnico della Nazionale. 

Angelo Taglieri 

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