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  • Conte 'Alleno 24 leoni, sorpreso da Vidal. Del Piero? Dobbiamo clonarlo'

    Conte 'Alleno 24 leoni, sorpreso da Vidal. Del Piero? Dobbiamo clonarlo'

    Antonio Conte e' il beniamino dei tifosi della Juventus da sempre, non da oggi che sta guidando la "Vecchia Signora" a inseguire il "sogno scudetto". Oggi il tecnico bianconero e' stato il protagonista della prima videochat della stagione con il sito www.juventusmember.com. "Sono arrivato alla Juventus nel '91 - ha esordito Conte - da una realta' piccola come Lecce e sono riuscito a rimanere per 13 anni in maglia bianconera, a diventare capitano della squadra, ad avere la fortuna e la bravura, concedetemelo, di segnare un ciclo vincente. La Juventus mi ha insegnato a vincere ed e' questo l'unico modo per acquisire la mentalita' giusta e riuscire a trasmetterla. E poi, quando uno inizia a vincere, non vorrebbe smettere mai...". La Juve non vince da tanti, ma quest'anno e' in corsa per due trofei e Conte e i suoi ragazzi lotteranno fino alla fine per portare a casa il massimo. "Siamo riusciti a far provare di nuovo orgoglio ai nostri tifosi e a non far gioire nessun avversario e questo e' merito dei ragazzi che stanno portando avanti una stagione straordinaria e che fin dal primo giorno hanno dimostrato grande disponibilita' - ha spiegato l'allenatore salentino -. Dopo pochi mesi, battere Milan in casa 2-0 o l'Inter a San Siro e riuscire subito a dare risposte importanti sul campo e' stato straordinario, cosi' come il fatto che siamo imbattuti. Se ne parla poco, perche' forse da' un po' fastidio, ma per noi e' motivo di grandissimo orgoglio".

    Tra tutti, anche vista la prestazione nell'ultima partita contro il Napoli, Vidal merita una menzione speciale: "L'acquisto di Arturo e' stato molto importante - ribadisce Conte - E' arrivato all'ultimo, dopo aver partecipato alla Coppa America, e un conto e vedere un calciatore all'opera in cassetta, un conto e' vederlo da vicino... E' stato anche il suo acquisto a spingermi a provare nuove soluzioni, perche' o cambiavamo o uno tra Marchisio Pirlo e Vidal sarebbe stato di troppo. Abbiamo allora lavorato su una diversa situazione tattica e ci siamo accorti subito della qualita' e dell'intensita' che Arturo riesce a darci". Per grinta e continuita', Vidal ricorda un po' il Conte giocatore, ma tutti i bianconeri giocano con la "fame" che ha sempre contraddistinto la carriera del tecnico: "La squadra deve anche rispecchiare il carattere dell'allenatore, ma da questo punto di vista non ho mai avuto difficolta', perche' ho trovato giocatori di grande temperamento. Ecco perche' e' stato facile, tra virgolette, far nascere questa squadra. Lo spirito era gia' innato e ho solo dovuto tirarlo fuori. Questa e' una squadra indomita, che mi ricorda molto la Juventus di quando giocavo, e che ha voglia di stupire". Conte, come ogni allenatore, ha i suoi 11-14 titolari, ma e' un tecnico che ama dare spazio a tutti. Ecco perche', quando si parla di '11 leoni', lui precisa: "non sono 11, sono 24 - puntualizza Conte - perche' tutti sono importanti. E poi ci sono i tifosi che in questo stadio, standoci molto piu' vicini, rappresentano davvero il dodicesimo uomo in campo. Entrare in campo e sentirli cantare l'inno e' entusiasmante e vederli andare via soddisfatti dopo la partita, non solo per il risultato, ma anche per la prestazione della squadra, ci riempie di orgoglio. Quando per strada la gente ti ferma e ti ringrazia per quanto stai facendo e' la cosa piu' bella".

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