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Conte, il Milan e le garanzie dei sogni

Conte, il Milan e le garanzie dei sogni

  • Fabrizio Romano
L'accostamento sembra quasi diventato automatico. Il Milan non convince, Vincenzo Montella è al centro delle critiche della gran parte della tifoseria rossonera e l'idea di un allenatore di primissimo livello per il prossimo anno si fa spazio in maniera sempre più insistente. Logico, la strategia di Fassone porta proprio in quella direzione dopo i sondaggi della scorsa estate che non hanno trovato troppo margine di manovra, scegliendo poi di confermare proprio Montella. E da qui il nome di Antonio Conte, sempre più insistentemente accostato ai colori rossoneri in vista del prossimo anno.

SOLO GARANZIE - Contatti concreti, se non nei mesi passati per la stagione che adesso è in corso, non ce ne sono stati fin qui nulla tra il Milan e Conte. Naturale che un allenatore così importante possa essere tra i pensieri rossoneri per il futuro, ma allo stesso modo trapela come sempre la sostanza del progetto a fare la differenza nelle idee di Antonio: la presenza o meno in Champions ad esempio potrà incidere in maniera netta per la scelta di Conte, allo stesso modo la possibilità di investire seriamente sul mercato o meno. Insomma, Conte pretende un coinvolgimento totale per non diventare parafulmine di situazioni delicate. Tanto che non si è mai spinto troppo oltre durante il corteggiamento dell'Inter nella scorsa estate preferendo il rinnovo con il suo Chelsea.

CREPE E CERTEZZE - Di certo, la voglia di Italia da parte di Conte non è un mistero per nessuno così come le crepe a livello di rapporti tra l'ex allenatore della Nazionale e una parte della dirigenza del Chelsea, specialmente dopo un mercato estivo che non ha pienamente soddisfatto le richieste di Antonio. Argomenti utili per poter sognare Conte al Milan, tutto affascinante e tutto intrigante; ma ad oggi, non c'è sostanza e serviranno garanzie per poter anche solo corteggiare Antonio, mai così concentrato sull'avventura al Chelsea e di certo non carente di proposte, anzi. Il messaggio è chiaro, Fassone lo sa molto bene. E adesso, i problemi da risolvere solo altri e più immediati. Poi verrà il futuro...

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