Continua ad essere estremamente teso e ricco di equivoci il rapporto tra Antonio Conte e il Chelsea. Non sono bastate due vittorie consecutive in campionato contro Tottenham ed Everton (dopo il debutto choc col Burnley) a rassenerare la situazione e riportare la calma dopo la burrasca generata dalle incomprensioni in tema di mercato. L'allenatore italiano, sotto contratto fino a giugno 2019 e blindato dal club con un robusto aumento dell'ingaggio, non è rimasto pienamente soddisfatto dalle trattative condotte dai suoi dirigenti per rinforzare la squadra e il nuovo motivo del contendere è quanto avvenuto negli ultimi giorni della finestra estiva con gli affari Oxlade-Chamberlain e Barkley.
COLLOQUIO NEGATO - Il Times riferisce che il Chelsea avrebbe impedito al proprio manager di intavolare qualsiasi tipo di discussione col centrocampista offensivo di proprietà dell'Everton per convincerlo ad accettare l'offerta, dopo gli scarsi risultati ottenuti con l'ex giocatore dell'Arsenal; in qualche modo, il club inglese ritiene l'ex ct della Nazionale responsabile della decisione del calciatore di preferire la proposta del Liverpool. La trattativa con Barkley è poi sfumata, col giocatore che non si sarebbe presentato alle visite mediche di rito (smentendo alcune indiscrezioni di stampa) in quanto infortunato e desideroso di proseguire il suo recupero. A gennaio il Chelsea potrebbe tornare alla carica, ma dovrà affrontare la concorrenza del Tottenham.