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Conte sogna Cavani alla Juve

Conte sogna Cavani alla Juve

Lo trova da rivale e lo vorrebbe alla Juve, più di ogni altro.
Cavani: l'oro di Napoli e il sogno di Conte.
Sul treno dei desideri juventino, da qualche settimana, è salito anche Edinson Cavani, carrozza di prima classe ovviamente: con la prossima fermata allo Juventus Stadium, domenica sera, i bianconeri potranno darci un’occhiata da vicino e lui una alla nuova arena, chissà se prossimo domicilio. Che piaccia al club e ad Antonio Conte vi sono pochi dubbi, se l’uruguiano è il prototipo dell’attaccante moderno: segna con l’abitudine del parassita d’area, ma sa pure rincorrere quando la palla ce l’ha il nemico, come piace al tecnico. Per dire: è rimasto impresso il rientro, in perfetta diagonale difensiva, che a Stamford Bridge evitò un gol del Chelsea. Poi è pur vero che in quella nottataccia londinese eseguì male la professione di bomber, ma pare evento raro. Dopo la scorsa stagione, mostruosa (26 gol in 35 gare), Cavani si sta ripetendo: 19 gol in 27 partite di campionato, 24 da titolare. E a 25 anni c’è il legittimo sospetto che non sia ancora in cima.

C’è il solito problema: per farlo salire a bordo, non solo con i sogni, il biglietto costa caro. Anzi, quando c’è di mezzo Aurelio De Laurentiis capita che neppure sia in vendita. Al massimo è disponibile un tagliando d’ingresso al «San Paolo», per vederlo all’opera, come al cinema. Del resto così finì l’assalto del Milan ad Hamsik, l’estate scorsa. Il regno di Napoli è l’unico nel quale la volontà dei giocatori ancora non comanda. Decide il monarca, che fissa prezzi alti. Alla richiesta del Manchester City per Lavezzi, la risposta fu brevissima: prego, favorire la clausola rescissoria, da 31 milioni di euro. A Galliani, per il centrocampista slovacco, neppure servì la battuta sulla proposta indecente: fanno 100 milioni, sorrise De Laurentiis. Semmai, la Juve potrebbe infilarsi in qualche scricchiolio, avvertito dopo il pareggio casalingo con il Catania, che ha rimontato dal 2-0: non c’è mentalità vincente, sarebbe sbottato Cavani al gong. Messaggio che Claudio Anellucci, suo agente, non ha smontato troppo: «Cavani ha detto che forse il Napoli non ha avuto la stessa fame di vittoria del Catania, ma non so se ci sia qualcosa di velato in questa sua affermazione».

Chi lo frequenta, dice che difficilmente consumerà sul Golfo tutta la carriera. Al solito, i giocatori vanno a caccia di vittorie, e quattrini. E su quest’ultimo aspetto la Juve avrebbe argomenti, visto il salario, sui 2,5 milioni a stagione, non insuperabile per il budget. Le difficoltà stanno sul prezzo d’acquisto: soprattutto se, come pare, Cavani piace anche dalle parti di Manchester, casa City. O di Parigi, visto che qualche giorno fa è emerso un contatto tra il procuratore della punta e Leonardo, plenipotenziario del Psg, altro scomodo concorrente. L’unica certezza è che ci saranno tariffe costose, in estate: da Higuain a Suarez, anche gli altri sul treno della Juve non viaggiano in economy.


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