Calciomercato.com

  • Cordoba sul 5 maggio: 'L'Udinese con la Juve mandò in tribuna 4 titolari. Calciopoli? Non l'ha mica creata l'Inter'

    Cordoba sul 5 maggio: 'L'Udinese con la Juve mandò in tribuna 4 titolari. Calciopoli? Non l'ha mica creata l'Inter'

    Intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium, l'ex difensore colombiano dell'Inter, Ivan Cordoba, è tornato a parlare della sua esperienza in nerazzurra costellata di eventi "controversi" come il 5 maggio o calciopoli su cui il centrale ha voluto dire la sua.

    SUL 5 MAGGIO - Cordoba ha svelato un particolare raccontatogli dall'ex compagno di nazionale Gonzalo Martinez e che riguarda le scelte tattiche dell'allora allenatore dell'Udinese Ventura durante la gara contro la Juventus del 5 maggio"Ormai l’abbiamo dimenticata, ma ho un problema in testa, una parte mi dice parla e una parte no. Va rinfrescata un po’ la memoria. Non che noi non abbiamo vinto per questo, però ci sono episodi che sono successi con dei fatti… C’era nel frattempo Udinese-Juve, vabbè Udinese e… un’altra squadra. Quando senti un compagno che dopo quella partita viene da te, un mio compagno di nazionale, che dice che senza nessun motivo quattro titolari (erano cinque: Pizarro, Pineda, Bertotto, Gargo e Sottil ndr.) sono stati mandati in tribuna… Allora, noi non abbiamo vinto perché non abbiamo avuto tutta quella carica che dovevamo avere per vincere, perché era tutto nelle nostre mani. Però se non ci fossero stati tanti altri episodi, secondo me sarebbe stata un’altra storia. Non voglio dire il nome dell’allenatore, ma lo capite: c'è quell’episodio come tanti altri".

    CALCIOPOLI - "Sembra sia stata l’Inter che ha scatenato una cosa così clamorosa e che sia colpevole di una tragedia nel calcio italiano. Quello che è successo in quegli anni deve essere una vergogna del calcio italiano, punto. Fare quello che hanno fatto quelle persone, sapere che vai a vedere una partita e altri sanno già come va a finire, non esiste. Non bisogna dimenticarlo perché altrimenti si torna a fare le stesse cose".

    SU MOU E BALOTELLI - "Mancini ha lottato per l’Inter in un momento molto duro contro tutti quanti, questo è il bello. Mou è arrivato dopo che è successo quello che sappiamo e ha fatto 'la guerra con tutti'. È uno che si è messo la maglia dell’Inter e ha giocato con l’Inter, inventandosi anche cose che non esistono per far andare l’attenzione degli altri da un’altra parte. Balotelli? Gli abbiamo dovuto far capire come ci si comporta con le buone e con le cattive. Mario è un buono. Quando lui è faccia a faccia, è un bambino, un ragazzo per bene, come un amico, ma è nell’ambiente che diventa una star. È così e non sarà mai il grandissimo calciatore che si pensava".

    Altre Notizie