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  • Cori anti-Mihajlovic,| Ulivieri: 'Firenze non razzista'

    Cori anti-Mihajlovic,| Ulivieri: 'Firenze non razzista'

    • Luca Cellini

    'Verrebbe voglia di dire che siamo tutti zingari, ma da questo a dire che i fiorentini sono razzisti mi sembra qualcosa di sbagliato'. Il presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri ritorna sulle polemiche scatenate negli ultimi giorni in seguito ai cori razzisti rivolti da molti tifosi della Fiorentina, domenica scorsa, nei confronti del tecnico Sinisa Mihajlovic, e che hanno portato ieri il club viola ad esprimere solidarietà verso il proprio allenatore. 'Se Zibì Boniek ha detto che Firenze ha problemi con Mihajlovic perché la città è razzista ha commesso un grave errore, perché la storia di questa città dimostra esattamente il contrario - ha aggiunto Ulivieri, ospite del programma '30esimo minuto' su Toscana Tv -. Fra i tifosi della Fiorentina e Mihajlovic, al di là dell'aspetto tecnico, c'è una rottura dal punto di vista umano. E' una questione di pelle, che fa sì che il tecnico e i fiorentini non vadano d'accordo fin dal giorno del suo arrivo in città. Se da una parte è una situazione che può far comodo, dall'altra è assolutamente impossibile pensare di continuare così fino a fine stagione. Se ci si aspetta che Mihajlovic, per calmare le acque, possa decidere di fare un passo indietro nel suo muro contro muro con i tifosi, si fa un'attesa vana, perché il tecnico serbo non farà mai un gesto del genere. Il club viola si deve fare promotore di un incontro fra Mihajlovic, una rappresentanza di tifosi e dirigenti della società, per trovare una tregua da questo punto di vista'.

    Renzo Ulivieri non è preoccupato dalla fiducia non del tutto piena di cui godrebbe Mihajlovic in seno alla società. 'Come tutti gli allenatori, anche lui è a tempo - ha sottolineato -. La fiducia incondizionata non c'è per nessun allenatore. Per uscire da questa situazione la Fiorentina deve fare risultati e trovare una continuità di gioco e prestazioni, dopo il successo contro il Genoa, non facile da ottenere a causa della tensione che si era creata in termini di aspettative prima di giocare. La squadra ha sempre dimostrato un certo attaccamento nei confronti del proprio tecnico, ma per Mihajlovic c'è principalmente una difficoltà ambientale'.

    'Non ho ancora avuto modo di fare da insegnante a Roberto Baggio in questo nuovo supercorso per diventare allenatori - ha chiosato Ulivieri -, ma ricordo quando gli chiesi di raccontare a Coverciano, l'anno scorso, davanti ad altri futuri tecnici, il nostro rapporto a Bologna, e devo dire che fu molto bravo. Lui ha il prestigio e il mito per diventare in futuro un allenatore, ma poi dovrà essere bravo a dimostrarlo anche dalla panchina, perché sei Roberto Baggio nelle prime tre-quattro settimane, poi diventi un allenatore come chiunque altro. Certo, visto che viene da una grande carriera, da tecnico, sono sicuro avrebbe molta ascendenza sui giocatori'.

    Su Cassano: 'Speriamo non sia niente di grave. Dispiace per il ragazzo, perché gli è accaduto in un periodo in cui sembrava che stesse tornando il Cassano di una volta. Non parliamo però di qualcosa legato allo stress, perché il diritto ad essere stressati ce l'hanno le persone che non riescono ad arrivare a fine mese, non i calciatori. Questi ragazzi devono capire che sono fortunati a fare un lavoro su un campo di calcio che è un qualcosa di sempre molto bello'.

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