Corioni shock:|'Brescia addio'
“La mia avventura a Brescia è giunta al capolinea, sia che la squadra si salvi sia che retroceda in B”. Sono dichiarazioni shock quelle che il presidente del Brescia Gino Corioni ha rilasciato lunedì sera all'interno della trasmissione di Teletutto “Parole di calcio”.
Corioni è stato chiaro: “Ho sempre voluto farmi da parte, adesso è diverso: devo farlo. Brescia è diventata troppo grande per un presidente così piccolo. Ed è il momento che i bresciani e le istituzioni si facciano avanti”.
Pensieri nati dalla cocente delusione per il 3-0 subito dal Genoa? Tutto può essere, visto che altre volte Corioni ha espresso in passato il desiderio di farsi da parte. Stavolta però il tonopare diverso, l’impressione è che per il numero uno del Brescia, dopo oltre 20 anni, sia forse davvero arrivato il momento di passare la mano.
“Ciò che comunque conta – ha aggiunto – è credere fino alla fine alla salvezza, ce la possiamo ancora fare. A patto di avere un po’ di fortuna e magari di rischiare qualcosa in più. Ai tifosi chiedo di sostenerci sabato con il Milan fino all’ultimo, anche se fossimo sotto nel punteggio. Alla squadra però chiedo di vincere contro i rossoneri”.
Il sindaco Adriano Paroli si mette a totale disposizione di Corioni e del Brescia Calcio: "In questi anni il presidente ci ha regalato del buon calcio. Non mi riferisco solo all'epoca di Baggio e Mazzone, ma già prima con Hagi e Lucescu. É in un momento di scoramento, ha bisogno di non essere lasciato solo. Faremo tutto il possibile e se serve siamo pronti, come Comune, anche a fare da tramite tra lui ed eventuali nuovi imprenditori pronti a sbarcare nel Brescia. Il calcio di alto livello - argomenta il sindaco - per una città come la nostra è troppo importante".
