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  • Corrado Tedeschi: 'Forza Samp, ma i viola sono da Champions'
Corrado Tedeschi: 'Forza Samp, ma i viola sono da Champions'

Corrado Tedeschi: 'Forza Samp, ma i viola sono da Champions'

  • L.c.

Il mare lo accompagna da sempre. Nato a Livorno, figlio di un ufficiale di marina, cresciuto a Genova e tifoso della Sampdoria. Corrado Tedeschi, presentatore e attore teatrale, ha rischiato di diventare un calciatore – nelle giovanili della Samp ancora si ricordano di lui – ma poi ha scelto la strada dello spettacolo. Agli inizi della carriera il suo nome era legato alla Rai ma a metà degli anni Ottanta è passato sulle reti Mediaset, dove ha scritto un pezzo di storia televisiva con il famoso Gioco delle coppie. Un successo che lo ha portato sempre più in alto passando anche attraverso la conduzione di uno dei più importanti Tg sportivi come Studio sport. Sempre attento alle vicende calcistiche, Corrado Tedeschi, si prepara con il settimanale Brivido Sportivo alla sfida fra Sampdoria e Fiorentina.

Corrado Tedeschi, cominciamo dai suoi ricordi del Montella sampdoriano.

‘Un grandissimo. Giocatore sublime, fisico piccolino ma una tecnica eccelsa. Uno degli attaccanti più forti di sempre in assoluto. Veramente un giocatore straordinario e devo sottolineare anche quanto sia una persona altrettanto straordinaria’.

Dell’attuale allenatore della Sampdoria, Delio Rossi, che idea si è fatto?
‘Rossi ci ha portato subito fuori dalla cattive acque, poi forse la squadra ha respirato un po’ troppa tranquillità e quindi ha fatto qualche brutta prestazione. È riuscito anche a dare un’identità e un gioco ben definito alla Samp e questo gli fa onore. Non ha ancora firmato per il prossimo anno e spero lo faccia’.

Rossi è arrivato alla Samp dopo la famosa ‘scazzottata’ con Ljajic. A Genova eravate un po’ perplessi al momento del suo ingaggio?

‘Si, all’inizio c’era un po’ di diffidenza anche se su quella storia non si è mai saputa la verità. In ogni caso non fu una bella cosa ma lui è così, non è uno tranquillo, anche qui a Genova lo abbiamo capito. È uno sanguigno che ogni tanto esagera e reagisce in maniera spropositata, ma lo fa sempre con assoluta lealtà’.

È soddisfatto dell’annata della Sampdoria?
‘È un’annata un po’ così, abbiamo fatto un campionato con tanti giovani. Abbiamo un centrocampo giovanissimo ma fortissimo con Obiang e Poli che spero restino anche nelle prossime stagioni. Questo mi fa ben sperare per il futuro perché avere un gruppo così forte (e anche così giovane) non può che lasciarmi fiducioso’.

Oltre a Rossi nella Samp ci sono altri ex viola, De Silvestri, Maresca e Palombo. Di questi qual è il suo preferito?

‘Sicuramente Palombo, una di quelle bandiere che non esistono più. Ha passato un brutto periodo ma adesso è tornato alla grande anche in un ruolo nuovo dove sta facendo benissimo’.

La sua carriera è senza dubbio legata al “Gioco delle coppie”. Possiamo giocare insieme?
‘Assolutamente si’.

Allora chi sceglie fra Vialli e Mancini?
‘Mancini, con il cuore senza dubbio Mancini. Vialli è un po’ meno sampdoriano dentro. E poi il Mancio è troppo forte’.

Cassano o Pazzini?
‘Cassano, nonostante tutto quello che ha combinato dico Cassano. Del resto, si sa, lui è così, ha qualche problemino ma è stato una goduria averlo a Genova e sono sicuro che prima o poi tornerà, anche perché abbiamo fatto tanto per lui’.

Vierchowod o Mannini?

‘Scelta difficilissima, era la grande Sampdoria. Pietro Vierchowod è stato secondo me uno dei giocatori più forti di sempre, era un muro invalicabile, e con grande difficoltà dico lui’.

Flachi o Montella?
‘Due meraviglie, ma per la ‘sampdorianetà’ dico Flachi. Qui a Genova è un vero e proprio idolo’.

Torniamo all’attualità: della Fiorentina di oggi qual è il giocatore che più le piace?
‘Cuadrado,  fantastico. Credo, tra l’altro, che non abbia nemmeno fatto vedere tutto il suo potenziale’.

Pensa che la Fiorentina centrerà la Champions League?

‘Il mio augurio è che riesca in questa impresa anche se è molto difficile. A mio avviso se i viola troveranno continuità anche in trasferta ce la possono fare. C’è bisogno di qualcosa di nuovo e in maniera molto sincera io auguro a Firenze di riuscire ad arrivare al terzo posto’.(‘Il Brivido sportivo’)

 

 


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