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  • Corvino| Il 're Mida' delle plusvalenze

    Corvino| Il 're Mida' delle plusvalenze

    FRA LE TANTE operazioni concluse da Corvino non tutte, dal punto di vista tecnico, sono andate come si sperava. Ma sotto l’aspetto economico è difficile muovere appunti al ds viola. Poche quelle che hanno causato minusvalenze di bilancio: Semioli, acquistato dal Chievo nell’estate 2007 per 7,2 milioni e rivenduto dopo due anni alla Samp per 5; Cacia, la cui comproprietà per il 2007/08 fu pagata al Piacenza 4 milioni e restituita l’anno seguente per 2,9; Da Costa, prelevato dal Psv nel 2007 per 4,5 milioni, quasi mai utilizzato, prestato a più riprese e ceduto con perdita al West Ham, nel quadro dell’operazione Savio.
    Tante al contrario le operazioni che hanno prodotto plusvalenze, per le quali Corvino si è rivelato un ‘mago’. La più clamorosa quella relativa a Felipe Melo, acquistato dall’Almeria per la stagione 08/09 a 8 milioni, e ceduto dopo un solo anno alla Juve per 25. E che dire di Kuzmanovic, pagato al Basilea 3,5 milioni nel 2006 e rivenduto l’estate scorsa allo Stoccarda per 8. Per non parlare di Osvaldo, il cui cartellino dell’Atalanta costò 4 milioni nel 2007, ma la cessione al Bologna, nel gennaio 2009, ne fruttò 7. Altre plusvalenze per Reginaldo, pagato 2 milioni e rivenduto al Parma a 4,5, e Pazienza, costato 3,3 e ceduto al Napoli a 4,5. Quanto a Toni, pagato 10 milioni al Palermo nel 2005, poteva essere rivenduto l’anno dopo all’Inter a 20. Ma fu trattenuto un’altra stagione a Firenze e tuttavia, quando nel 2007 passò al Bayern, ne portò 11,5. 
    Altre operazioni in attivo: Vandenborre, pagato 3,5 milioni e rivenduto a 4,6, Jimenez, la cui comproprietà fu acquistata per 2,7 e ceduta per 3, Balzaretti, preso a 3,5 e rivenduto a 3,8, Potenza, acquistato per 2 e ceduto a 2,2. Solo per queste operazioni le plusvalenze superano le minusvalenze di 30 milioni. Ora l’obbiettivo è su Vargas, pagato 12 milioni nell’ estate 2008, ma che potrebbe essere ceduto a 23-25. 

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