Calciomercato.com

  • Crisi Fiorentina:| 35 milioni spesi male

    Crisi Fiorentina:| 35 milioni spesi male

    Quando le cose vanno male le responsabilità vanno condivise. E proprio per capire meglio - o provare a spiegare, fa lo stesso cosa sta succedendo, abbiamo deciso di analizzare la Fiorentina in ogni sua sfaccettatura. Iniziando dal mercato, che oggi è l'aspetto negativo che più salta agli occhi.

    Abbiamo sempre detto che Corvino ha due problemi: il budget e il monte ingaggi. L'obiettivo della società è rinforzare la squadra mantenendo in equilibrio il bilancio. L'autofinanziamento è un concetto ormai assimilato, però malgrado tutti i paletti messi dai Della Valle, quest'anno il ds viola ha comunque mosso un bel po' di soldi. Da gennaio ad agosto sono usciti dalle casse viola circa trentacinque milioni. Non tutti insieme, alcuni giocatori sono stati acquistati in "comode" rate, però il costo complessivo delle operazioni in entrata è quello. Felipe, Ljajic, Bolatti, Keirrison, Seferovic, Boruc, D'Agostino e Cerci il frutto di tanta fatica. Non c'è un titolare tra questi. Doveva esserlo Felipe, ma è in crisi esistenziale e non si schioda dalla panchina. Lo sarebbe stato D'Agostino, però è infortunato e viste le sue condizioni un certo margine di rischio si poteva pure prevedere.

    Lo è Ljajic, ma solo perché si è fatto male Jovetic e la Fiorentina non ha preso un sostituto. Non è riuscito a farsi spazio Boruc, acquistato per costringere Frey ad andare via. Il resto sono rimasugli di mercato, giocatori a basso costo, amici degli amici, o di procuratori amici. Forse con quei soldi si poteva fare di meglio, e non c'è bisogno di scomodare il mercato degli altri (troppo facile oggi parlare del Palermo) per capire che sono stati fatti degli errori. Lasciamo da parte i soldi (mica pochi, comunque, trentacinque milioni) e parliamo di giocatori. La Fiorentina aveva due priorità quest'anno, rinforzare la difesa e trovare un'alternativa a Gilardino. Corvino, dopo aver preso Felipe a gennaio, per tutta l'estate ha inseguito Insua, che però è andato altrove. Scelta sua, scelta del giocatore, poco importa, il risultato è che lì a sinistra la squadra è rimasta senza un giocatore vero. Pasqual in queste prime partite ha dimostrato quello che vale, tanto che Mihajlovic farebbe giocare Gulan, un altro ragazzino, se non fosse infortunato. È chiaro che in quel reparto la strategia di rafforzamento ha fatto flop. Oltre al fatto che portare a Firenze un altro portiere di valore (Boruc dicono sia bravo) è servito solo a creare un po' di nervosismo. Nessuna squadra ha due portieri che si equivalgono, e chi ci ha provato (vedi il Milan) ha avuto un bel po' di problemi. Comunque Boruc ora se ne vuole andare.

    Passiamo al centrocampo. Bolatti non è adatto al campionato italiano. È lento, è confuso, una pessima operazione. D'Agostino è un giocatore di valore, su questo non ci sono dubbi, ma forse quei soldi potevano essere investiti per trovare un centrocampista con caratteristiche diverse. A meno che non si stia pensando di fare a meno di Montolivo. Tutto è possibile. L'ultimo colpo è stato Cerci, pagato oltre quattro milioni e fermo da un bel po'. A febbraio si poteva prendere a zero euro, ma Corvino ha preferito anticipare i tempi. Poi Mihajlovic lo ha promosso titolare ma il risultato è stato deprimente. È tornato anche Papa Waigo, ma è sparito pure lui.

    Il vero capolavoro, però, è stato fatto in attacco. L'anno scorso arrivò Castillo, giocatore assolutamente inadeguato. Se n'è andato a gennaio ed è arrivato Keirrison (e dire che la Fiorentina aveva trattato Cassano...). Altro disastro. Nel frattempo lì davanti c'era sempre e solo Gilardino. Stanco, sfinito, sfibrato. In estate l'occasione per rimediare, ma la Fiorentina ha deciso di promuovere Babacar, altro ragazzo di talento ma senza esperienza. A Genova, contro la Samp, Gilardino potrebbe non esserci. È infortunato e se non recupera Mihajlovic avrà un problema in più.
     


    Altre Notizie