'Avere il coraggio di inserire in una squadra dei giovani non è da tutti. Le formazioni più forti creano molti ostacoli agli elementi del proprio settore giovanile, anche se c'è una riscoperta negli ultimi anni'. Luciano Chiarugi, ex stella della Fiorentina a cavallo fra anni '60 e '70 e tecnico per molti anni della formazione Primavera viola, ai microfoni di Lady Radio è intervenuto su un tema molto dibattuto negli ultimi mesi, cioè la crisi nei settori giovanili che vede il nostro calcio assai indietro rispetto al resto d'Europa.

'Quando esordii io nella Fiorentina, il tecnico Chiappella non ebbe paura di puntare su di me, preferendomi a giocatori più affermati e a quei pochi stranieri - ha aggiunto il 73enne di Ponsacco -. Oggi di giocatori di serie B che vanno in serie A se ne contano sempre meno. E' necessaria una riforma dei campionati, ad esempio quelli giovanili. Nel calcio moderno bastano dieci mesi per capire se un ragazzo della Primavera ha la stoffa, poi si mandino a fare esperienza. E' un errore tenere troppo i propri giovani in Primavera, magari per vincere dei trofei che in fin dei conti non hanno valore. Corvino fa bene a guardare all'estero, come con Ljajic e Jovetic, anche se non sono vere e proprie scoperte perché sono arrivati alla Fiorentina a costi non molto bassi, pur essendo giocatori ancora minorenni'.