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  • Cristiano Zanetti a CM: 'L'Inter può vincere a Roma. Vorrei Ventura ct'

    Cristiano Zanetti a CM: 'L'Inter può vincere a Roma. Vorrei Ventura ct'

    • Guglielmo Cannavale

    Roma-Inter, domani sera all'Olimpico, vale il terzo posto. Una sfida storica, tra due squadre che negli ultimi anni si sono sfidate anche per la vittoria del campionato. C'è chi ha vinto lo scudetto sia con la Roma che con l'Inter: è Cristiano Zanetti, che in Italia ha fatto una lunga carriera giocando anche nella Fiorentina e nella Juventus, oltre ad avere un Europeo e un Mondiale sulle spalle. Centrocampista di qualità e quantità, ora allenatore al Pietrasanta, in Eccellenza Toscana: Cristiano Zanetti si racconta a Calciomercato.com.

    Domani ci sarà Roma-Inter, come la vede da doppio ex?

    "La Roma è in ottima condizione, sta facendo molto bene e gioca un buon calcio. L'Inter però può metterla in difficoltà, ha le armi per far male. Sarà una partita equilibrata e importante per il terzo posto".

    Dal 5 maggio a due scudetti, che ricordi ha di Roma e Inter?
    "Lo scudetto alla Roma è uno dei migliori ricordi della mia carriera. Ce ne sono anche altri, come aver giocato il Mondiale e l'Europeo con la Nazionale. Il 5 maggio è un argomento chiuso per me. Nel calcio ci sono successi e delusioni, ho avuto episodi non fortunati come quello, ma anche come l'arbitro Moreno in Corea o il tacco di Ibrahimovic che ci ha eliminato dall'Europeo. Quell'Inter avrebbe meritato di più, ma era arrivata comunque fino a lì per giocarsela e non è da tutti".

    Alla Roma è stato allenato da Capello, sarebbe il ct giusto per la Nazionale?
    "Capello sarebbe l'ideale per la Nazionale, può vincere qualcosa di importante. Sarebbe l'ultimo tassello che manca alla sua grande carriera. Sarebbe l'uomo giusto. Secondo me anche Giampiero Ventura può essere la scelta giusta, spero che gli capiti un'occasione importante perché lo merita, un po' come è successo a Sarri quest'anno con il Napoli. E' uno dei migliori allenatori che abbia avuto (al Cagliari, nel 1998-99, ndr), mi piace il suo calcio. Ho avuto tanti allenatori importantissimi come lo stesso Capello, Lippi, Mancini, Zaccheroni, Cuper e Mihajlovic, sono stati tutti preziosi per me".

    Ha giocato con Totti nei suoi anni migliori, in particolare quello dello scudetto: è il migliore con cui ha giocato?
    "E' difficile da dire, ho giocato con tanti campioni di livello assoluto, come Ronaldo, Baggio e Del Piero. Lui fa parte di quella nicchia lì, di quei giocatori importanti, quelli più forti. Francesco poi è stato legato alla Roma, questo è un merito in più". 

    Perché non ha mai provato un'esperienza all'estero?
    "Ho avuto tante richieste, tante offerte dall'estero. Però mi piaceva tornare a casa, giocando ogni tre giorni altrimenti sarebbe stato difficile. Il campionato italiano era al top d'Europa, c'erano campioni come Ronaldo. Tutti volevano giocare in Serie A".


    Ora è terzo in Eccellenza Toscana con il Pietrasanta, quella da allenatore è la sua strada?
    "Allenare è un'esperienza che mi piace, ora mi sto trovando bene. Meglio allenare i grandi, dopo aver lavorato con i ragazzi (i Giovanissimi del Prato e del Pisa, ndr). Mi piacerebbe allenare in Serie A, darei la priorità alle squadre in cui ho giocato, ma non ho preclusioni, spero di arrivarci passo dopo passo. Nel calcio serve anche un po' di fortuna, contano le idee ma poi un allenatore deve avere i giocatori, serve la società. Devi essere nel posto giusto al momento giusto. Puoi essere Mourinho o Guardiola ma non puoi vincere il campionato con squadre come Frosinone o Udinese, che lottano per salvezza. La scuola italiana è la migliore del mondo, ci sono allenatori validi anche nei campionati minori. Ho fatto il corso da allenatore con Roberto Boscaglia e Stefano Vecchi, ora alla guida del Brescia e della Primavera dell'Inter. Mi hanno colpito, sono preparati e parlano di calcio come se fossero stati ex giocatori di livello internazionale".

    Quanto conta per un allenatore essere stato un ex giocatore?

    "Aiuta tanto, per diversi fattori: non solo per la gestione dello spogliatoio, ma anche delle situazioni in campo, proprio nello stare in campo. Con Vecchi e Boscaglia, da come parlano di calcio, non si nota la differenza. Stefano ha avuto anche l'umilità di tornare ad allenare i giovani, nell'Inter Primavera si vede la sua mano, gioca veramente bene. Possono diventare due allenatori importanti, non a caso hanno preso anche la lode a Coverciano. Anche Stellone ha fatto il corso con me, è molto preparato e sta facendo bene al Frosinone".

    Lei ha giocato un Europeo, la Nazionale di Conte dove può arrivare in Francia?
    "E' una squadra valida, fino a qui sono stati molto bravi. Poi all'Europeo servirà anche un pizzico di fortuna, ma gli azzurri possono vincere l'Europeo, sono tra le canditate per la vittoria finale". 
     


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