Crotonemania: il mercato non raggiunge la sufficienza
La difficoltà di questa sessione di mercato non constava solo nelle riconferme di Budimir e Ricci, quasi impossibili già a promozione ottenuta, ma soprattutto nel trovare uomini chiave da inserire nelle zone critiche del rettangolo di gioco, in difesa e a centrocampo. Sampirisi, Ceccherini e Dussenne provengono da realtà troppo diverse da quella in cui si trovano a competere e presto potrebbero pagare pegno. Stesso discorso va fatto per Rohden, preso dalla A svedese, e Gnahorè, dal Carpi, sulla mediana. Ancor di più in questa zona del campo era necessaria la presenza di un uomo che avesse potuto fare da chioccia ai promettenti, ma ancora acerbi, Salzano e Capezzi. Nalini e Simy, invece, sembrano i due oggetti misteriosi di questo mercato e con ogni probabilità confermeranno questo status anche a fine campionato. Si può obiettare che con un budget limitato, forse inesistente, Ursino non poteva fare di meglio; verissimo, ma l’impressione è che la società si sia presentata all’esame “Serie A” profondamente impreparata, senza un briciolo di progettualità, come se si stesse già pensando al ritorno in B. Un vero peccato se il Crotone dovesse sfruttare questo palcoscenico solo per fare “passerella”. Come sempre, alla fine, sarà il campo ad emettere l'insindacabile verdetto finale che, speriamo, ci dia torto.