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  • Crotonemania: l'insostenibile leggerezza di Simy

    Crotonemania: l'insostenibile leggerezza di Simy

    • Michele Santoro
    Il suo nome completo è Simeon Tochukwu Nwankwo, ma tu potrai chiedere semplicemente di Simy. Ieri contro il Sassuolo, il 25enne lungagnone nigeriano, dopo “appena” otto mesi di panchina e minuti di recupero, ha provato l’ebbrezza di scendere in campo dal 1’ minuto, riuscendo tutto sommato a non tradire le aspettative del pubblico. Eh sì, perché a parte qualche spizzata di testa, qualche contrasto fisico con l’avversario, l’attaccante di Lagos si è mantenuto fedele al suo status di oggetto, più o meno volante, non identificato. Contro gli emiliani ha toccato la presenza numero 17 in stagione, per un totale di 476 minuti effettivi, nei quali la punta ha avuto anche il tempo di segnare due gol: uno ogni 238 primi, in pratica. Numeri, più che da capogiro, da mal di testa. Ad agosto era stato presentato come possibile crack, uno dei tanti dell’era Ursino, lui che col Gil Vicente aveva vinto il titolo di capocannoniere della serie B lusitana. Al momento però, gli unici “crack” che si sono registrati sono quelli delle ossa delle mani dei tifosi intenti a sferrare pugni contro ogni superficie, dopo averlo visto all’opera.

    La A è un’altra cosa; inadeguato alla competizione, purtroppo, come inadeguate sono state finora le scelte dei vertici societari. Durante la sessione invernale di riparazione, pareva essere sul punto di lasciare la Calabria per navigare a vele spiegate verso altri lidi, Francia o Portogallo secondo i rumors, campionati forse più confacenti al suo bagaglio tecnico; invece no, fiducia incassata fino al termine della stagione, sperando in un miracolo. Storia simile a quella di altri protagonisti in negativo di quest’annata finora disgraziata. Il suo impiego contro il Sassuolo può essere interpretato unicamente come “carta della disperazione”, quella che uno si gioca quando ormai la situazione sembra irrecuperabile e non ci si può più aggrappare alla logica. Risultato? L’occasione più pericolosa l’ha prodotta un difensore, Rosi, con un’insufficiente presenza in area di Falcinelli, schierato esterno e perciò messo knock out dal suo stesso allenatore. A volte, però, il caos genera qualcosa di buono: le avversarie continuano a perdere e il punticino di ieri, forse non basterà, ma porta i pitagorici a -8 dall’Empoli. Una tenue, flebile, speranza come quella di rivedere un giorno Simy esultare per un gol.
     

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