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  • D'Agostino a CM: 'Alla Fiorentina cose strane. Io come Pasqual, nessuno mi ha comunicato l'addio...'

    D'Agostino a CM: 'Alla Fiorentina cose strane. Io come Pasqual, nessuno mi ha comunicato l'addio...'

    • Claudio Masini
    I saluti (e la comunicazione) evidentemente non sono proprio il forte della Fiorentina, che negli ultimi tempi non si è certo risparmiata screzi di vario tipo: da quello con gli allenatori ad ex calciatori col dente avvelenato, fino a dirigenti appena scaricati. Grosse difficoltà nei rapporti con i due tecnici più longevi della gestione Della Valle, Prandelli e Montella, entrambi usciti polemicamente dal club viola e rimasti piuttosto pungenti nelle dichiarazioni successive. Qualche problema con Gomez ma anche con l’ex club manager Vincenzo Guerini e l’ex capitano Manuel Pasqual, che ha salutato Firenze con un po’ di rammarico. Una sorte che era capitata però anche a Gaetano D’Agostino, rimasto in viola solo per la stagione 2010/11 dopo la quale arrivò uno strano addio dopo una lotta al ribasso alle buste tra Fiorentina e Udinese. A Calciomercato.com, il regista attualmente in forza alla Lupa Roma, ricorda questa esperienza: "Aldilà della stima per la Fiorentina e per Firenze, posso dire che la mia vicenda assunse contorni piuttosto strani. Dopo la comproprietà tra Fiorentina e Udinese, nell’estate successiva le due società andarono alle buste e io mi trovai ad essere tutto di proprietà dell’Udinese, senza sapere niente, senza programmazione. La Fiorentina aveva speso una cifra intorno ai 6 milioni per comprare la prima metà ma poi, pur non volendomi, non mi comunicò niente prima dell’addio”.

    Quale fu la reazione?
    “Io ci rimasi male perché volevo giocare a Firenze e volevo vivere lì. Venivo da un anno difficile a livello di spogliatoio, era una squadra che aveva raggiunto risultati bellissimi con Prandelli, che poi nessuno eguagliò infatti. Fui il centrocampista più prolifico, però mi trovai a dover tornare a Udine senza sapere niente”.

    Una situazione replicata dunque con Pasqual?
    “Posso parlare solo per quanto concerne la mia esperienza ma sarebbe grave se un capitano storico come lui non fosse stato messo al corrente del divorzio contrattuale. Posso capirlo per un giocatore della primavera al limite, anche se andrebbe comunque comunicato. Per una squadra come la Fiorentina è una situazione un po’ particolare. Si parla di un giocatore importante, uno che ha portato la fascia per tanti anni”.

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