D'Amico: 'Gabriel Jesus è una scommessa, Shaqiri non era un bidone'
C’è la caccia a Gabriel Jesus: vale i 40 milioni della clausola?
"E’ giovane, ma se suscita tanto interesse vuol dire che la qualità c’è. Resta però una scommessa l’approdo dal campionato brasiliano a quello italiano. Del resto io ero scettico anche su Dybala: non pensavo che al primo anno in bianconero incidesse così tanto in un contesto competitivo come la Juventus".
Le sorprese dell’Europeo?
"Shaqiri non era poi il bidone che era stato dipinto, Quaresma sta tornando ad alti livelli, Renato Sanches è in forte crescita. E poi che dire dell’Islanda? Nel calcio non ci sono più i maestri, ma prevalgono competenza, organizzazione e preparazione fisica".
Che mercato dobbiamo aspettarci? Colpi dispendiosi o ricerca dell’affare a basso prezzo?
"Tutte e due. Molto dipenderà da cosa faranno i cinesi dell’Inter e cosa succederà al Milan. Vedo una Premier in fermento e scoppiettante, ma aspettiamoci pure la variabile Ancelotti".
