Da Badelj alle soluzioni interne, ecco come il Milan sostituisce Biglia
Una tegola improvvisa e inaspettata che complica i piani immediati del nuovo Milan, che ha pensato di affidare a lui e Bonucci la costruzione del gioco dalle retrovie. L'infortunio muscolare che mette fuori dai giochi Lucas Biglia per un mese, oltre a riaprire l'annoso dibattito sulla congenita fragilità fisica dell'argentino (che pure ha disputato 34 presenze nell'ultima stagione con la Lazio), mette Vincenzo Montella e la società nelle condizioni di pensare a soluzioni alternative tra campo e mercato.
NON SOLO BADELJ - Se l'arrivo di un ulteriore centrocampista negli ultimi 20 giorni della finestra estiva era un'eventualità già messa in preventivo da Fassone e Mirabelli, d'accordo con l'allenatore rossonero, il ko del nuovo regista impone valutazioni ben precise sulle caratteristiche tecnico-tattiche che dovrà possedere il prossimo rinforzo. Sempre meno mezzala e sempre più regista e tutti gli indizi portano a quel Milan Badelj che non era mai uscito dai radar del mercato nonostante il noto interesse per Renato Sanches del Bayern Monaco. Persi per strada Pasalic, Poli, Kucka e Mati Fernandez (e con Sosa in uscita), Montella è convinto che i soli Montolivo e Locatelli non siano sufficienti a colmare il vuoto lasciato da Biglia.
CAMBIO DI MODULO - Eppure, per i prossimi impegni ufficiali, tra il playoff di Europa League contro lo Skhendija e le prime due giornate di campionato con Crotone e Cagliari, il Milan dovrà fare ricorso alle soluzioni interne e proporre varianti tattiche già testate nelle recenti uscite amichevoli. Contro il Betis, Montolivo e Locatelli hanno agito uno al fianco dell'altro, con Kessie entrato dalla panchina ma destinato ad avere una maglia da titolare al fianco di uno dei due calciatori italiani. Il modulo ipotizzabile sarebbe dunque un 4-2-3-1, con Suso, Bonaventura e uno tra Niang, Borini e Calhanoglu (con quest'ultimo ancora in ritardo di condizione) alle spalle del centravanti, oggi André Silva domani chissà (Kalinic?). Tra campo e mercato, il Milan è già costretto a pensare a come sostituire Biglia.
NON SOLO BADELJ - Se l'arrivo di un ulteriore centrocampista negli ultimi 20 giorni della finestra estiva era un'eventualità già messa in preventivo da Fassone e Mirabelli, d'accordo con l'allenatore rossonero, il ko del nuovo regista impone valutazioni ben precise sulle caratteristiche tecnico-tattiche che dovrà possedere il prossimo rinforzo. Sempre meno mezzala e sempre più regista e tutti gli indizi portano a quel Milan Badelj che non era mai uscito dai radar del mercato nonostante il noto interesse per Renato Sanches del Bayern Monaco. Persi per strada Pasalic, Poli, Kucka e Mati Fernandez (e con Sosa in uscita), Montella è convinto che i soli Montolivo e Locatelli non siano sufficienti a colmare il vuoto lasciato da Biglia.
CAMBIO DI MODULO - Eppure, per i prossimi impegni ufficiali, tra il playoff di Europa League contro lo Skhendija e le prime due giornate di campionato con Crotone e Cagliari, il Milan dovrà fare ricorso alle soluzioni interne e proporre varianti tattiche già testate nelle recenti uscite amichevoli. Contro il Betis, Montolivo e Locatelli hanno agito uno al fianco dell'altro, con Kessie entrato dalla panchina ma destinato ad avere una maglia da titolare al fianco di uno dei due calciatori italiani. Il modulo ipotizzabile sarebbe dunque un 4-2-3-1, con Suso, Bonaventura e uno tra Niang, Borini e Calhanoglu (con quest'ultimo ancora in ritardo di condizione) alle spalle del centravanti, oggi André Silva domani chissà (Kalinic?). Tra campo e mercato, il Milan è già costretto a pensare a come sostituire Biglia.
