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  • Da Benzema a Pires:| Juve, no Champions no big
Da Benzema a Pires:| Juve, no Champions no big

Da Benzema a Pires:| Juve, no Champions no big

L' ambizione di un giocatore si cattura con i quattrini del contratto, va da sè, e con il livello di sfide che gli puoi promettere, e il top resta la Champions League. Per questo la Juve, che è sempre più lontana dal vip club, potrebbe avere maggiori difficoltà nello shopping estivo. Per dire: nonostante le vagonate di milioni garantiti dallo sceicco, il Manchester City ha spesso fatto fatica a ingaggiare i migliori proprio per l'assenza di tradizione della casata e la mancanza della Champions. Sul primo punto, quello pecuniario, la Juve non intende però cambiare i piani, comunque finisca la stagione: verranno fatti gli investimenti previsti, è la linea della società.


Poi però, potendo solamente offrire un giro di Europa League, difficilmente si riusciranno a prendere pezzi pregiati, da Benzema a Bastos: o comunque sarà decisamente complicato convincerli. Prendete il francese del Real Madrid: dal dicembre scorso la Juve ci sta facendo più di un pensierino, ma basterà la concorrenza di una big, il Manchester United l'ultima ipotesi, per accartocciare qualsiasi strategia dell'ad Beppe Marotta. A parità di salario, ovviamente Benzema sceglierebbe chi gli può garantire la musichetta infrasettimanale della Champions. E pure scendendo un po' di livello, qualche problema in più potrebbe esserci anche per Michel Fernandes Bastos, per il quale la trattativa è ben avviata. La Juve ha preso contatto con Emmanuel de Kercohve, procuratore dell'esterno brasiliano, tanto da arrivare a un passo dalla conclusione. Senza Champions, però, ci si aprirà alle incursioni di altri club: non è un mistero, e il giocatore l'ha dichiarato ai giornali francesi, che Bastos voglia giocare nell'Europa che conta.

Come tra l'altro fa a Lione. Qualcosina, la Champions, potrebbe spostarla anche nei colloqui per Andrea Pirlo, perché il Milan gliela garantirebbe, come succede da anni: e chissà, allora, se basteranno i soldi, per convincere il centrocampista rossonero. Altri affari, invece, sono solo questione di umana pecunia. Come quello con il Liverpool per il riscatto di Alberto Aquilani. La scorsa stagione, al momento del prestito gratuito, i Reds avevano fissato un prezzo di 16 milioni di euro: a quella cifra, ora, la Juve mai lo riscatterebbe. Marotta e il coordinatore dell'area tecnica, Fabio Paratici, hanno però levigato le differenze con il club inglese, tanto da essere vicini a un grande colpo: riscattare Aquilani per una somma tra i 10 e i 12 milioni. Nel frattempo, si tenta di nuovo lo shopping di un giovane brasiliano, ma senza farsi troppe illusioni, dopo la beffa per Piazon, finito al Chelsea per un pacco di sterline.

Stavolta il talento verdeoro seguito da qualche tempo è Gabriel Appelt Pires, 17 anni, centrocampista offensivo del Resende, squadra di Rio de Janeiro. Sul giocatore s'è mossa anche l'Inter. Talento a parte, Appelt Pires ha già il passaporto da comunitario e quindi tutti i documenti in regola per giocare da subito in Italia. Borbotta il mercato allenatori, anche se la Juve non ha preso una decisione definitiva sul futuro di Gigi Del Neri. Tra le ultime voci, per altro già smentite, è rispuntato il nome di Louis Van Gaal, come scriveva ieri il sito tedesco 4-4-2.com. Secondo la pagina web, Van Gaal, 59 anni, appena licenziato dal Bayern Monaco, avrebbe già avuto dei contatti con il club bianconero. Il che, però, non risulta. Per adesso, allora, alla Juve non resta che cercare di finire nel miglior modo possibile, perché il peggio ha una gradazione anche senza Champions: i bianconeri vogliono arrivare almeno quinti o sesti, così da giocare in Europa League il 18 agosto e non dover stravolgere la preparazione.


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