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  • Da Bertolacci fino a El Shaarawy, ecco il triangolo Galliani-Preziosi-Sabatini

    Da Bertolacci fino a El Shaarawy, ecco il triangolo Galliani-Preziosi-Sabatini

    • Sandro Sabatini
    A volte ritornano. Anche i soldi. Quasi tutti. In estate Galliani aveva fatto bello Sabatini pagando (“stra-pagando”, secondo i tifosi) Bertolacci. Poi c’era stato Romagnoli valutato quanto un top-player, per far contento Mihajlovic. Sia chiaro: nulla di scandaloso. Anzi. Cose già viste (e riviste) nella storia del calciomercato.

    Era stata inedita, semmai, la momentanea separazione tra Galliani e Preziosi. Una lite avvenuta per colpa dell’inconsapevole Bertolacci. L’attuale centrocampista rossonero era infatti in comproprietà fra Genoa e Roma. Il Milan provò a giocare d’anticipo, tentando di prendere la metà rossoblù a otto milioni. Nulla. Con un garbo tanto risoluto da sembrare sgarbo, comunque con un “no” fiero e ferreo, Preziosi restituì la propria metà di Bertolacci alla Roma, ottenendo in cambio gli stessi 8 milioni offerti da Galliani, suo storico amico ma “ex amico” in quel frangente. Comunque, valutazione totale di Bertolacci: 16. Poi però la Roma riuscì a rivenderlo a 20 milioni, nel giro di pochi giorni, appunto al Milan. Questi sono i numeri, almeno quelli raccontati dalle cronache del calciomercato estivo. A memoria, cifre mai smentite né rettificate.

    Bertolacci aumentò la propria valutazione nel giro di una settimana. Nel tempo di chiudere la comproprietà con il Genoa ed aprire la nuova trattativa, il valore del centrocampista era balzato del 25%. Senza entrare nei dettagli, Preziosi ha poi chiarito con Galliani che non poteva fare altrimenti. E in effetti il Milan non dev’essersi granché risentito né con il Genoa né con la Roma se poi, dopo Bertolacci, in rossonero è arrivato pure Romagnoli, anche lui non esattamente con prezzo di favore.

    Puntuale e doveroso, qui serve un altro chiarimento. Le valutazioni di Bertolacci e Romagnoli sono semplificate come se tutto fosse avvenuto “cash”. In realtà, si è trattato di compravendite con pagamenti in comode rate. Ma non è questo l’aspetto più significativo, o almeno il più attuale.

    A distanza di pochi mesi, infatti, si ritrovano gli stessi attori protagonisti. Cambiano i calciatori e anche l’interpretazione delle parti. Gli ex acquirenti diventano venditori. E viceversa. Ma si intrecciano ancora i destini di Galliani, Preziosi e Sabatini. Adesso è il Milan che ha bisogno di far bella figura, perché il Monaco ha mollato El Shaarawy a un passo dall’obbligo di riscatto. Non esattamente un comportamento principesco, quello del club che - per etichetta - dovrebbe essere simbolo di eleganza e bon-ton. Ma tant’è… Il ventitreenne Faraone non ha gran mercato, questa è la verità. Può far comodo alla Roma? Forse sì, anche se oggi sulla carta (e domani sul campo) non sembra titolare. Ma va bene lo stesso: 12 milioni la valutazione pattuita tra Sabatini e Galliani. Sono due milioni meno rispetto al prezzo che il Monaco s’è rifiutato di pagare. Ma va bene lo stesso.

    E il Genoa che c’entra stavolta? C’entra, c’entra… Perché il buon Preziosi deve inventarsi qualcosa, per salvare conti in classifica e in bilancio. Così prende gratis Suso, che in rossoblù farà la sua figura. E sempre grazie alla ritrovata amicizia con Galliani, tenta poi il rilancio di Cerci, che va a giocare nella Liguria che conta. Quindi può liberare Perotti, proprio con destinazione giallorossa. Prendendo El Shaarawy e Perotti, la stessa Roma si ritrova con più ali di uno stormo in migrazione. Ma tatticamente si può obiettare poco, perché Garcia attacca con il tridente: in teoria e in pratica, servono cambi e ricambi a Gervinho, Salah e Iago Falque (altro ex Genoa, già).

    Da Bertolacci e Romagnoli fino a El Shaarawy e Perotti, passando per Suso e Cerci. Ecco come viene celebrata una nuova triplice alleanza: Milan, Roma e Genoa. E avanti così...

    Il calciomercato offre altre combinazioni utili e convenienti per tutti: la più reclamizzata è quella tra Juventus e Sassuolo, il telepass utilizzato per far transitare e maturare il giovane Sensi dal bianconero Cesena al bianconero più grande. Lo stesso percorso di Zaza, Berardi e forse anche Vrsalijko.

    Si tratta di alleanze di convenienza economica oppure tecnica? La risposta spetta al campo. Ai giocatori. Che vanno e vengono. E a volte ritornano. Come i soldi.

    Sandro Sabatini (giornalista Mediaset – Premium Sport)
    Twitter: @Sabatini  -  Facebook: SandroSabatiniOfficial

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