Da Bonaventura a Donnarumma, come cambia il piano dei rinnovi del Milan
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Una lunga fase di stallo che durerà almeno fino al prossimo 3 marzo, data limite entro la quale la Sino Europe Sports Investment dovrà completare il closing per l'acquisto del Milan. Fintanto che l'operazione non sarà definitiva, il club rossonero avrà pochi margini per muoversi sul mercato in entrata e ogni decisione che riguardi anche il futuro dei propri calciatori passerà dal confronto tra gli attuali dirigenti e i rappresentanti della cordata cinese.
NODO BONAVENTURA - Un discorso che andrà inevitabilmente a toccare anche il capitolo rinnovi di contratto, sia quelli già impostati da Adriano Galliani, sia quelli da affrontare nei prossimi mesi. Nell'immediato, la situazione più calda è quella legata a Giacomo Bonaventura, per cui esiste un principio di accordo col giocatore e il suo agente Mino Raiola per portare l'ingaggio da 1 a circa 2,5 milioni di euro a stagione, bonus compresi. Per il centrocampista marchigiano Sino Europe concederà uno strappo alla regola, trattandosi di un giocatore gradito anche ai nuovi eventuali proprietari e al quale il prolungamento con aumento era stato promesso da diverso tempo. La sensazione è che, a prescindere dai rapporti non idilliaci in questo momento tra Galliani e Fassone e la diversità di vedute circa la retroattività o meno della data dalla quale applicare le nuove condizioni contrattuali, l'affare si farà.
PALETTA E DE SCIGLIO - Più nebulose le situazioni relative ai 3 calciatori con scadenza nel 2018, dunque quelli che, nell'eventualità di un mancato accordo, a giugno rischierebbero di partire a condizioni poco vantaggiose per il Milan. Gabriel Paletta e Mattia De Sciglio sono due titolari fissi della formazione di Montella e, nonostante l'attuale livello delle prestazioni (soprattutto del centrale italo-argentino) autorizzi a chiudere in tempi brevi la trattativa, il rischio più concreto è di dover attendere almeno fino alla primavera affinchè la situazione si sblocchi. Prodotto del settore giovanile rossonero, De Sciglio resta un giocatore con un mercato importante, anche in Italia dove Juventus, Napoli e Roma hanno già manifestato il proprio interesse in passato e potrebbero approfittare di questa fase di impasse.
CASO DONNARUMMA - La stessa che si è venuta a creare per Gianluigi Donnarumma, che al compimento dei 18 anni di età a febbraio dovrebbe firmare il primo contratto da professionista, ma in questo caso a mettere in pericolo un rinnovo che sembrava scritto è proprio chi cura gli interessi del portiere classe '99. Raiola, che ne detiene la procura, sa di avere tra le mani un autentico gioiello e vuole spuntare un aumento di stipendio molto importante, passando attraverso la conoscenza degli investitori cinesi e del loro progetto per il futuro. I rappresentanti di Sino Europe sono perfettamente consapevoli che sarebbe un autogol presentarsi ai tifosi del Milan senza avere la certezza di poter blindare uno dei migliori elementi della rosa, ma la lunga fase di stallo venutasi a creare sul fronte societario sta producendo le sue prime conseguenze.
Una lunga fase di stallo che durerà almeno fino al prossimo 3 marzo, data limite entro la quale la Sino Europe Sports Investment dovrà completare il closing per l'acquisto del Milan. Fintanto che l'operazione non sarà definitiva, il club rossonero avrà pochi margini per muoversi sul mercato in entrata e ogni decisione che riguardi anche il futuro dei propri calciatori passerà dal confronto tra gli attuali dirigenti e i rappresentanti della cordata cinese.
NODO BONAVENTURA - Un discorso che andrà inevitabilmente a toccare anche il capitolo rinnovi di contratto, sia quelli già impostati da Adriano Galliani, sia quelli da affrontare nei prossimi mesi. Nell'immediato, la situazione più calda è quella legata a Giacomo Bonaventura, per cui esiste un principio di accordo col giocatore e il suo agente Mino Raiola per portare l'ingaggio da 1 a circa 2,5 milioni di euro a stagione, bonus compresi. Per il centrocampista marchigiano Sino Europe concederà uno strappo alla regola, trattandosi di un giocatore gradito anche ai nuovi eventuali proprietari e al quale il prolungamento con aumento era stato promesso da diverso tempo. La sensazione è che, a prescindere dai rapporti non idilliaci in questo momento tra Galliani e Fassone e la diversità di vedute circa la retroattività o meno della data dalla quale applicare le nuove condizioni contrattuali, l'affare si farà.
PALETTA E DE SCIGLIO - Più nebulose le situazioni relative ai 3 calciatori con scadenza nel 2018, dunque quelli che, nell'eventualità di un mancato accordo, a giugno rischierebbero di partire a condizioni poco vantaggiose per il Milan. Gabriel Paletta e Mattia De Sciglio sono due titolari fissi della formazione di Montella e, nonostante l'attuale livello delle prestazioni (soprattutto del centrale italo-argentino) autorizzi a chiudere in tempi brevi la trattativa, il rischio più concreto è di dover attendere almeno fino alla primavera affinchè la situazione si sblocchi. Prodotto del settore giovanile rossonero, De Sciglio resta un giocatore con un mercato importante, anche in Italia dove Juventus, Napoli e Roma hanno già manifestato il proprio interesse in passato e potrebbero approfittare di questa fase di impasse.
CASO DONNARUMMA - La stessa che si è venuta a creare per Gianluigi Donnarumma, che al compimento dei 18 anni di età a febbraio dovrebbe firmare il primo contratto da professionista, ma in questo caso a mettere in pericolo un rinnovo che sembrava scritto è proprio chi cura gli interessi del portiere classe '99. Raiola, che ne detiene la procura, sa di avere tra le mani un autentico gioiello e vuole spuntare un aumento di stipendio molto importante, passando attraverso la conoscenza degli investitori cinesi e del loro progetto per il futuro. I rappresentanti di Sino Europe sono perfettamente consapevoli che sarebbe un autogol presentarsi ai tifosi del Milan senza avere la certezza di poter blindare uno dei migliori elementi della rosa, ma la lunga fase di stallo venutasi a creare sul fronte societario sta producendo le sue prime conseguenze.
