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  • Da capriccio di Mancini a fuori rosa con Guardiola: la triste estate di Yaya Touré

    Da capriccio di Mancini a fuori rosa con Guardiola: la triste estate di Yaya Touré

    • Marco Demicheli
    "In Italia non c'è mai stato un centrocampista come Yaya Touré". Parola di Roberto Mancini, che dal suo ritorno sulla panchina dell'Inter - dopo l'esperienza al Manchester City in cui aveva conosciuto il centrocampista ivoriano - ha sempre chiesto alla dirigenza nerazzurra uno sforzo per l'ex Barcellona. Sforzo che però non è mai arrivato e questa è una delle ragioni alla base del "mal di pancia" del tecnico jesino che ha portato poi alla sua separazione dalla società di corso Vittorio Emanuele.

    ANCORA PEP - Yaya Touré, che ha sempre aperto alla possibilità di tornare a lavorare col Mancio, è quindi rimasto al Manchester City, nonostante l'arrivo di quel Pep Guardiola che ai tempi del Barcellona lo aveva schierato come centrale di difesa. A parole, il tecnico catalano si era detto felice di ritrovare Yaya, salvo poi escluderlo dalla rosa di Cityzens per le prime due uscite, nel debutto di Premier League contro il Sunderland e nel preliminare di Champions League di domani - contro la Steaua Bucarest . per cui l'ivoriano non è stato nemmeno convocato.

    PRIGIONE DORATA - Anche qualche club cinese si era interessato a Touré nelle scorse settimane, ma la chiusura del mercato nel Paese asiatico gli preclude ogni possibilità di fuga. Con un ingaggio faraonico, da 13 milioni di euro, sembra destinato a restare nel club dello sceicco Mansour fino al 30 giugno 2017, quando scadrà il suo contratto. Da colpo dell'estate dell'Inter alla "prigione dorata" del City: è cambiato tutto in un'estate per Yaya Touré.

    @marcodemi90

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