Calciomercato.com

  • Da Dembelé a Coutinho e Kondogbia: quando i ribelli decidono il mercato

    Da Dembelé a Coutinho e Kondogbia: quando i ribelli decidono il mercato

    • Matteo Serra
    "Basta, adesso prendo e vado via!". Sembra essere questo il motto di molti calciatori di questa estate. Artefici del proprio destino, sono loro a decidere dove vogliono andare a giocare e dove non vogliono più stare, non c'è contratto che tenga. Nonostante magari rinnovi firmati giusto qualche mese prima, se una squadra ritenuta "più interessante" chiama, si prende e si va, con buona pace delle società e dei tifosi. 

    I CASI - L'ultimo giocatore iscritto al club dei "dissidenti" è Philip Coutinho, che non ha preso bene il no secco del Liverpool all'interesse del Barcellona nei suoi confronti. I Reds lo bloccano, ma lui si impunta e chiede comunque la cessione, non volendo perdere la possibilità di giocare nel Barca. I blaugrana suscitano le fantasie anche di Dembelé del Borussia Dortmund, che giusto ieri ha deciso di far perdere le sue tracce e non presentarsi agli allenamenti del BVB: ben più di un segnale per far capire ai suoi che è giunto il momento di dirsi addio, il Barcellona chiama. Ex blaugrana Alexis Sanchez, che con un solo anno di contratto con l'Arsenal non ha mai nascosto la sua volontà di cambiare aria per giocare la Champions League: Wenger lo blocca e lui salta gli allenamenti per malattia, con tanto di testimonianza su Instagram. Per il momento resta, ma la sua espressione poco entusiasta dopo la vittoria del Community Shield fa capire sempre più il suo desiderio di dire addio. 

    IN ITALIA - Anche in casa nostra i casi non mancano: Andrea Conti, non appena saputo dell'interesse del Milan nei suoi confronti, ha voluto a tutti i costi il rossonero, poco importa la firma messa sul rinnovo di contratto con l'Atalanta poche settimane prima. E' voluto andare al Milan, mettendo così i nerazzurri con le spalle al muro nella trattativa, non potendo tenere un giocatore palesemente infelice di rimanere. Lo stesso futuro spera di avere Nikola Kalinic, che diverse settimane fa si è esposto pubblicamente nella sua volontà di andare al Milan, ritenendo il suo ciclo alla Fiorentina ormai concluso, nonostante altri due anni di contratto con il club viola. La Fiorentina invece l'ha già salutata Federico Bernardeschi, che pur di accelerare il suo arrivo alla Juventus non si è presentato nel ritiro estivo viola a causa di una gastrointerite con tanto di certificato medico. Pochi giorni dopo ecco l'ufficiliatà con la Juve e Bernardeschi guarisce, il potere dei sogni realizzati. Un sogno spagnolo culla invece Kondogbia, che oggi ha saltato l'allenamento dell'Inter e ha chiesto di essere ceduto. Alle sue spalle c'è il Valencia, che deve avergli promesso qualcosa di importante, come ha detto Spalletti, che ha tutt'altro che preso bene il comportamente del francese. Il vento d'estate porta con sè il desiderio di cambiare e di volare verso nuovi lidi: una ricerca della felicità che fa stracciare contratti e promesse, in barba a tutti i "se queda" del mondo. 

    Altre Notizie