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  • Dalla Supercoppa di Doha all'Olimpico: il Milan si aggrappa ancora a Suso

    Dalla Supercoppa di Doha all'Olimpico: il Milan si aggrappa ancora a Suso

    • Daniele Longo
    Per Suso quella con la Juventus non è una gara come tutte le altre, a prescindere. Evoca ricordi piacevoli, probabilmente i più belli della sua giovane carriera. E' passato un anno e mezzo da quel 23 dicembre a Doha, quando lo spagnolo regalò, con una prestazione da incorniciare, la Supercoppa italiana al Milan, l'ultimo trofeo dell'era Berlusconi. Un passaggio vincente per il gol di Bonaventura, il rigore del 3-3 e la capacità di mandare in grandissima difficoltà Evra e tutto il binario sinistro dei bianconeri. Il numero 8 rossonero sa come si fa, è sicuramente il giocatore più temuto da Massimiliano Allegri.

    TRA STANCHEZZA E ASTINENZA DA GOL - Contro il Verona è tornato a incidere sul risultato con due assist decisivi dopo un periodo di netto appannamento fisico. Un segnale importante per Rino Gattuso che sulle sue capacità balistiche ripone le maggiori aspettative. Suso vuole tornare al gol che manca da ben tre mesi, ovvero dal 5 febbraio a Udine. Domani ha la grande occasione di tornare a far sentire il peso delle sue giocate, di ritrovare quella leadership tecnica che ha perso nelle ultime settimane a favore di un Calhanoglu in stato di grazia.

    VOGLIA DI MILAN, MA LA CLAUSOLA... -  “Penso, e l’ho sempre detto, che qui al Milan sto bene, che mi sono trovato benissimo e non c’è nulla che mi possa far pensare di dover andare via. Se la squadra, la società volessero crescere insieme a me, sarò contento perché il Milan ormai è la mia casa. Se così non fosse, se invece di crescere la società puntasse ad un anno di transizione, me lo avrebbe detto”. Suso non è uno che gira intorno al problema, poche parole ma dritte all'obiettivo. Ai rossoneri è legato da un sentimento vero ma non ha mai nascosto l'ambizione di competere per traguardi prestigiosi come la Champions League. Un'eventuale vittoria in Coppa Italia potrebbe dargli maggiore convinzione sul progetto, sulla possibilità di aprire un nuovo ciclo.  Perchè la minaccia della clausola è reale e concreta, quei 38 milioni sono un'attrazione per diversi club come Liverpool e Atletico Madrid. Da Doha all'Olimpico, un anno e mezzo dopo: il Milan si aggrappa ancora al suo folletto spagnolo. 

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