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  • Da Glerean a Venturato: torna il miracolo Cittadella, primo e italiano

    Da Glerean a Venturato: torna il miracolo Cittadella, primo e italiano

    • Alessandro Di Gioia
    Cittadella, o Sitadea in veneto, è un comune italiano di 20mila anime, distante circa 31 chilometri dal capoluogo di provincia Padova: un comune che sta vivendo la fine dell'estate come un sogno. L'Associazione Sportiva Cittadella è infatti prima nel campionato di Serie B, con quattro vittorie in altrettante partite e cinque punti di vantaggio sulle inseguitrici: stasera le vittorie potrebbero diventare cinque, qualora i granata riescano a vincere al Partenio di Avellino contro la squadra di Toscano, impegno certamente non impossibile. 

    VENTURATO, IL MAGO DELLE PROMOZIONI - Dal 1973, anno della fondazione dell'Associazione, derivante dalla fusione di due squadre cittadine, l'Unione Sportiva Cittadellese e l'Olimpia Cittadella, la squadra veneta non aveva mai conosciuto una tale età dell'oro: primato in cadetteria con un maestro di calcio, Roberto Venturato, ex buon giocatore delle categorie minori ma soprattutto tecnico specializzato in promozioni. Non era mai riuscito ad allenare in Serie B e ha coronato il suo sogno, dopo una vita tra Pizzighettone, Cremonese, Pergolettese e Piacenza. Storica prima promozione in Serie C2 con i bianco-azzurri lombardi, ancor più esaltante promozione in C1 l'anno seguente, sconfitta ai playoff con la Cremonese l'anno dopo ancora, altra promozione con la Pergolettese dalla Serie D ai professionisti per finire. Poi, l'El Dorado in Veneto: in sostituzione di un totem come Claudio Foscarini, vince il campionato e ottiene la promozione in Serie B, oltre a raggiungere la finale di Coppa Italia Lega Pro alla prima stagione. Ora il Cittadella sogna ad occhi aperti e stupisce l'Italia intera. 

    SOCIETA' SANA, SOGNO LEICESTER - Una squadra capace di segnare 12 gol in 4 partite, di vincere con il bel gioco: la società è sana, il Tombolato è un ottimo centro sportivo. Il Cittadella è gestito da un'azienda solida, a Siderurgica Gabrielli. Andrea, attuale presidente dei granata, utilizza un modo di fare calcio antico, tradizionale, colmo di valori: stipendi adeguati, rosa tutta italiana, nessun amante di lustrini e pailettes ma giocatori in grado di dare tutto sul campo, offrendo il massimo in tutte le occasioni. Mai nessuno, alla quarta giornata, è stato primo in serie B con 5 punti di distacco nei confronti della seconda, e gran merito va sicuramente al direttore sportivo Stefano Marchetti, ai vertici della società da anni, sempre pronto a scovare talenti in giro per l'Italia. Un abile talent scout, nato a Francavilla, che nonostante le offerte non ha mai voluto lasciare il Veneto. In grado di trasformare il Cittadella nel nuovo Leicester italiano, o comunque di lanciare nell'Olimpo del pallone giocatori sconosciuti: la bontà del progetto sie vince anche dalle giovanili, dato che l'anno scorso il Cittadella ha vinto lo scudetto del campionato giovanile Berretti. L'obiettivo rimane chiaramente la permanenza in Serie B, ma viste le recenti imprese di Carpi e Frosinone, perchè non sognare?

    DALL'AKME' DI GLEREAN ALLA ROSA TUTTA ITALIANA - Prima di oggi, la società veneta aveva raggiunto l'akmè della sua storia nella stagione 1997/98, con il visionario ma sempre veneto Ezio Glerean, che dopo l'ottima esperienza al San Donà portò il suo modello di calcio a Cittadella vincendo i playoff in Serie C1. La squadra che conquistò la serie cadetta fu caratterizzata da uno schema tattico molto offensivo, un 3-3-4 improntato dal tecnico, che si ispirava nel gioco all'Ajax di Cruijff e Van Gaal. In Serie B il Cittadella ci rimane per tanti anni, scoprendo anche talenti come Riccardo Meggiorini, considerato l'erede morale di Pasinato, che negli anni '80 militò nell'Inter. Fino al ritorno dell'età dell'oro: una rosa di calciatori tutti italiani, a partire dal portiere Alfonso, per proseguire in difesa con Manuel Pascali, tornato dalla Scozia per giocare con i granata, e a centrocampo con Manuel Iori, vecchia conoscenza di Torino e Livorno, Luca Valzania e Filippo Lora, talenti in erba, per arrivare all'attacco, basato sul talento dell'italo-brasiliano Lucas Chiaretti, sulla voglia di spaccare il mondo di Gianluca Litteri e sull'insana follia di Luca Strizzolo, prelevato dal Pordenone. Un miscuglio perfetto per un sogno di provincia: il Cittadella non vuole assolutamente svegliarsi.

    @AleDigio

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