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  • Da uomo mercato a insostituibile: Paletta si è preso il Milan

    Da uomo mercato a insostituibile: Paletta si è preso il Milan

    • Federico Albrizio
    Nell'estate in cui il Milan rifiuta 40 milioni di euro dal Chelsea per Romagnoli, che si preso così tutte le luci della ribalta, i tifosi rossoneri scoprono che il vero pilastro della difesa non è l'ex blucerchiato ma un giocatore più esperto, meno mediatico e soprattutto inserito dal club nella lista dei partenti nell'ultima finestra estiva: Gabriel Paletta, tornato alla base dopo un anno in prestito all'Atalanta e ora punto fermo di Montella.

    SEMPRE DECISIVO - A confermare l'importanza di Paletta per il tecnico rossonero sono soprattutto i numeri: quando Gabriel non c'è si nota, manca quel giocatore esperto in grado di leggere in anticipo le sbavature dei compagni e di andare a tappare questi buchi. Lo dimostra il 4-2 subito dal Milan a Napoli, Gustavo Gomez per quanto investimento promettente (8,5 i milioni di euro spesi per strapparlo al Lanus) non è in grado al momento di costituire con Romagnoli una coppia precisa e solida: il paraguaiano deve ancora abituarsi ai ritmi e agli schemi del calcio italiano, Alessio è invece ancora inesperto per guidare una linea giovane e ha bisogno appunto di un veterano accanto. Di Paletta si nota l'assenza, ma ancora di più si nota la sua presenza. Anche contro la Sampdoria Gabriel sfodera tutto il repertorio: il 'lavoro sporco' (esempio, il reattivo intervento da terra in area su Quagliarella nel primo tempo) e l'intelligenza tattica (piccolo capolavoro nella ripresa quando temporeggia su un contropiede della Sampdoria, copre Quagliarella in area fino all'arrivo di un compagno per poi uscire in maniera efficace sul portatore di palla Muriel fermandolo). Qualche sbavatura c'è stata (l'ingenuità sul rigore concesso al Torino), ma nel complesso il Milan dalle sue parti non soffre mai e i  gol subiti arrivano da altre zone del campo: dopo qualche iniziale dubbio Paletta ha spazzato via la concorrenza e ora è prima scelta indiscussa nelle gerarchie di Montella.

    SLIDING DOORS: ZAPATA E L'ATALANTA - E pensare che l'Aeroplanino poteva anche ritrovarsi senza di lui: come scritto in precedenza infatti Paletta è stato a lungo sulla lista dei partenti, in ballottaggio con Rodrigo Ely per il quale però non sono arrivate proposte convincenti nel corso dell'estate. Gabriel invece aveva grande mercato, in particolare l'Atalanta le ha provate tutte per riportare a Bergamo l'italo-argentino, gradito sia dalla società che dal nuovo tecnico Gasperini: lo ha chiesto in prestito, ci ha tentato anche a titolo definitivo e l'arrivo di Gustavo Gomez sembrava aver aperto qualche spiraglio. Tre fattori però hanno blindato il centrale arrivato dal Parma nel gennaio del 2015: primo il rendimento positivo nelle amichevoli estive; in seconda battuta la forte volontà del giocatore di restare a giocarsi le sue carte in rossonero; ultima picconata decisiva è arrivata dall'infortunio di Cristian Zapata, out almeno fino a novembre. Tra sacrificio e conferma, una scelta sliding doors che questa volta ha premiato il Milan con Montella che ringrazia: avere questo Paletta a disposizione è una vera e propria manna per una difesa che è ancora tutta da registrare.

    Twitter: @Albri_Fede90

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