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  • Dagli elogi alla prima 'bocciatura': ora André Silva deve prendersi il Milan

    Dagli elogi alla prima 'bocciatura': ora André Silva deve prendersi il Milan

    • Andrea Distaso
    "L'esclusione contro il Cagliari? Non mi preoccupa. Non credo di aver avuto poco spazio. Ho cambiato squadra, città e compagni di squadra. Non ho giocato tutte le partite ma sono pronto per la nazionale portoghese". Parole e musica di André Silva, che al portale Mais Futbol ha manifestato le sue sensazioni al termine del primo mini-ciclo stagionale con la maglia del Milan, che lo ha acquistato questa estate dal Porto per 38 milioni di euro più bonus, il secondo acquisto più oneroso dopo quello di Bonucci.

    MONTELLA LO PUNGOLA - Una responsabilità importante per il centravanti del Portogallo, aggregatosi ai suoi nuovi compagni nel corso della tournée cinese e capace di trovare la via del gol due volte nell'andata del playoff di Europa League contro lo Shkendija dopo la rete su rigore nell'amichevole col Betis Siviglia, ma costretto suo malgrado ad assistere all'esplosione del giovane Cutrone (4 gol in 6 match ufficiali) e all'arrivo nei giorni scorsi di Nikola Kalinic, attaccante fortemente richiesto da Vincenzo Montella per completare il reparto. Due clienti scomodi per il portoghese che, dopo aver incassato gli elogi del suo allenatore, è stato prima pungolato per la prova insufficiente in coppa in Macedonia e poi escluso dalle rotazioni nel match col Cagliari dopo la panchina alla prima di campionato a Crotone.

    SERVE LA SVOLTA - Bello da vedere, elegante, dotato di qualità tecniche indubbie ma ancora indietro a livello di condizione, soprattutto rispetto a Cutrone, e non così agonisticamente cattivo come imporrebbe il ruolo che ricopre. Montella non vuole correre il rischio di "bruciare" un investimento importante per il Milan, non solo per l'immediato ma anche in prospettiva futura, e vuole dargli il tempo necessario di integrarsi in una realtà diversa e particolare come il calcio italiano e nei meccanismi di gioco della formazione rossonera. Allo stesso tempo però, col tour de force che attende il Diavolo al ritorno dopo la sosta, chiede ad André Silva di dare un segnale forte per meritarsi quel posto di titolare a cui l'ex Porto non può che ambire anche per recitare un ruolo da protagonista al prossimo Mondiale con la sua nazionale. Il fair play manifestato a parole alla stampa del suo Paese deve necessariamente fare spazio ad un furore agonistico e a una ricerca del gol più insistente e insistita per non perdere progressivamente posizioni nelle gerarchie di Montella e rischiare di far rimpiangere un investimento da quasi 40 milioni di euro.

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