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  • Dalai: dal foglietto di Mancini a Campagnaro, un messaggio per Podolski

    Dalai: dal foglietto di Mancini a Campagnaro, un messaggio per Podolski

    Hugo, 
    questa Mia non è per te. 
    Nello specifico devo ammettere che a te, caro Hugo, non ho molto da dire.  Continua a correre, rifilare scarpate quando capita, gioca il tuo calcio lineare e modesto che a me piace così.
    No, il biglietto che hai in mano deve arrivare fino a Podolski. 
    Lo vedi quello biondo che ride laggiù, quello sempre in ritardo sul pallone e che sembra che gli abbiano montato un frigorifero sulla schiena? 
    Ecco, lui è un tuo compagno di squadra, si chiama Lukas Podolski.
    Hugo, stai leggendo al contrario.
    Raddrizza il foglio.
    Bene, grazie. 
    Ora passalo a Podolski.
    Lukas, buonasera.
    Sono il tuo allenatore, ti prego di leggere con attenzione queste poche righe che ti giungono mentre pascoli da qualche parte nella metà campo avversaria.
    Permettimi una domanda.
    Posso?
    Che c...o ridi Lukas, cosa ridi a fare?
    C’è qualcuno in campo che ti fa ridere, un compagno di squadra che ha trovato la barzelletta perfetta, uno spettatore con il naso rosso da pagliaccio?
    Oppure no, lasciami indovinare: tu senti le voci.
    Il mulo parlante o l’amico invisibile ti parlano e tu li trovi divertentissimi, è forse così Lukas?
    Perché altrimenti c’è qualcosa che mi sfugge, che non capisco.
    Ti spiego una cosa Lukas.
    La vedi quella cosa laggiù, quel rettangolo bianco con attaccata una buffa rete che si gonfia con il vento o quando il tuo nuovo amico Maurito ci butta dentro il pallone?
    Qualche anno fa la conoscevi bene, si chiama porta.
    Magari la memoria ti tradisce ma tra una foto con il duomo e un selfie con i pizzaioli del cuore potrebbe capitarti un pallone buono.
    Pallone, quello tondo con cui litighi da un mese.
    Calcialo verso quel rettangolo Lukas, pensi di poterlo fare?
    Una bella pedata e via, senza pensarci troppo su, poi giuro che puoi tornare alle tue risate, all’amicizia con i personaggi del boschetto della tua fantasia e alla misurazione del Duomo in spanne.
    So che è un messaggio difficile da digerire Lukas, per questo ho pensato di fartelo recapitare ora che sei di ottimo umore. 
    Prendilo come un post it, giusto per ricordarti che ti ho portato a Milano per giocare a calcio.
    Ora se non ti secca dovresti restituire il foglio a Hugo.
    Grazie.

    Hugo, s’era detto di continuare sereno a rifilare scarpate. 
    Ecco, magari un po’ meno.

    Vostro,
    Mancio

    Michele Dalai @micheledalai

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