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  • Inter, Icardi aveva scaricato Perisic in estate: adesso è scoppiato l'amore

    Inter, Icardi aveva scaricato Perisic in estate: adesso è scoppiato l'amore

    • Pasquale Guarro
    Qualcosa è cambiato prima di tutto nello spogliatoio, dove Luciano Spalletti ha subito voluto passare un colpo di spugna. Perché il gruppo dell’anno scorso non sarebbe arrivato da nessuna parte: troppe invidie e poca solidarietà, probabilmente nessuna stima. Fatta eccezione per qualche gruppetto, poco propenso a guardare al di là del proprio orticello. L’Inter non era un blocco unico e il concetto di squadra non penetrava le insolenti anime di chi alla domenica scendeva in campo. 

    DUE PRIMEDONNE - La rivoluzione Spallettiana è iniziata principalmente dalla testa e non è difficile scorgere le prime differenze tra passato e presente. Ne sono la dimostrazione Perisic e Icardi: tanto lontani qualche mese fa e così vicini adesso. Tra il croato e l’argentino non scorreva buon sangue, come spesso accade tra due primedonne. La memoria vola inevitabilmente al ritiro di Riscone di Brunico, quando l’ex Sampdoria, almeno a parole, mostrò di non avere alcuna voglia di trattenere il compagno distratto dalle sirene inglesi: «Ognuno deve pensare per  sé stesso e se Perisic non è più contento qui è giusto che vada”. Così l’attaccante argentino al giornalista che chiedeva se avesse provato a convincere l’ex Wolfsburg a proseguire in nerazzurro. 

    UNA DOTTRINA VIZIATA - Proprio quell’"ognuno pensi per sé” è l’idea più lontana a Luciano Spalletti e al modo che il tecnico toscano ha di intendere lo spogliatoio. Un concetto che negli anni bui di Appiano Gentile era stato assorbito e fatto proprio da chiunque mettesse piede da quelle parti. Inclusi Perisic e Icardi, probabilmente tra i capi fondatori della dottrina che ha poi condotto l’Inter, passo dopo passo, fuori dall’Europa. Un principio combattuto e sconfitto da Spalletti, che invece non perde occasione per evidenziare l’importanza della coesione: «Perisic è un possibile futuro capitano dell’Inter, perché il capitano non è solo quello che entra in campo con la fascia al braccio, ma chi deve dare l’esempio e i giusti valori a quelli che arriveranno. Perché quest’anno vogliamo costruire qualcosa che sia anche per il futuro”. E allora non c’è da meravigliarsi se improvvisamente tra Icardi e Perisic sembra sbocciato l’amore. 

    TWO IS MEGL CHE ONE - I tempi delle guerre intestine sembrano lontani e l’avvio di campionato ha mostrato quanto i due siano fondamentali e decisivi per l’Inter. I nerazzurri hanno finora totalizzato 8 reti in campionato e in ognuna di queste c’è il contributo di Icardi o di Perisic, se non addirittura di entrambi. E adesso sia Spalletti che i tifosi se li godono mentre esultano l’uno sulle spalle dell’altro. 


     

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