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  • Dalla Coppa Italia al mercato: Napoli, le verità del d.s. Bigon

    Dalla Coppa Italia al mercato: Napoli, le verità del d.s. Bigon

    Il direttore sportivo Riccardo Bigon ieri sera ha partecipato alla trasmissione 'In casa Napoli' in onda sull'emittente locale Piuenne. 'Oggi ci sembra quasi normale vincere questo trofeo, ma abbiamo cambiato allenatore, staff tecnico, metodi di allenamento, filosofia di gioco - ha ricordato il dirigente azzurro -. All'inizio convincere alcuni calciatori che l'anno precedente avevano ottenuto il secondo posto che con tutti questi cambiamenti si poteva fare meglio non è stato facile. Di certo la Coppa Italia è un punto di partenza importante. Gli episodi che hanno preceduto la partita contro la Fiorentina? Posso dire che non c'è stata alcuna trattativa. Noi abbiamo atteso in mezzo al campo per 15 minuti perchè i tifosi chiedevano notizie del loro compagno: volevano avere delle rassicurazioni sulle condizioni del ferito, c'era grande preoccupazione. Volevano inoltre farci sapere che rispetto a quello che era successo avrebbero avuto un attegiamento molto pacato nel tifo. Ma non abbiamo subìto nessun ricatto né pressione. Nel momento in cui abbiamo parlato con i tifosi era già chiaro che si sarebbe giocato comunque. Nessuno pensa che sia normale restare venti minuti sotto la curva, ma nella situazione contingente è stato giusto andare a parlare con i tifosi anche nel rispetto di una parte di loro che pensava che un supporter stesse per morire. In ogni caso è stato un brutto episodio anche per l'immagine del calcio italiano. Credo che abbiamo gestito in maniera molto attenta una situazione delicata che non dovrebbe mai accadere'.

    'Sono convinto che questa squadra, così com'è, possa superare i preliminari di Champions; magari preferiremmo giocare la Supercoppa una settimana prima dei preliminari, o addirittura dopo - ha proseguito Bigon nella sua analisi -. Come muoversi sul mercato? Manca un po' di struttura fisica e un po' di centrimetri in qualche reparto. Per migliore la difesa, però, non dobbiamo per forza trovare un difensore... Dobbiamo trovare giocatori con certe caratteristiche che diano comunque equilibrio alla squadra. A livello di scouting è stato fatto un gran lavoro, abbiamo un database elettronico importante. Siamo una società in grando di sostituire Mesto e Rafael con Revelliere e Douglas in pochissimo tempo. Pepe Reina? La sua importanza si vede sia in campo che fuori. Non possiamo fare altro che aspettare la fine della stagione per parlare con lui e con il Liverpool: il club è interessato a trattenerlo. Il giocatore è stato bene qui, ha un rapporto molto stretto con l'allenatore e anche la famiglia si è ambientata molto bene. Rafael? Potrà essere il portiere dei prossimi anni. Insieme all'allenatore, però, abbiamo pensato che la presenza di Reina fosse importante per il brasiliano, per farlo ambientare. In questi giorni è rientrato dalle terapie in Brasile, quello che succederà ce lo diranno le operazioni di mercato. Koulibaly? Oggi non ci sono state le visite mediche, smentisco la notizia; è un calciatore che comunque stiamo seguendo. Insigne? Un calciatore eccezionale, un attaccante di grande qualità e spunto ma con una resistenza aerobica incredibile. Occupa i primi posti in tutti i nostr test atletici, ed è una cosa che stupisce per la sua fisicità. Merita senza ombra di dubbio i Mondiali. Zuniga? Lo vedremo sopratutto ai Mondiali. La condizione per le partite importanti che abbiamo giocato fino ad ora non c'era ancora, deciderà Benitez se schierarlo in queste ultime gare. De Laurentiis? Tutto quello che è rappresentato dal club è frutto della sua mentalità futuristica e da grande imprenditore'.

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