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  • Dallo 'scippo' al Cagliari alla panchina: Mati è finito nel dimenticatoio

    Dallo 'scippo' al Cagliari alla panchina: Mati è finito nel dimenticatoio

    • Federico Albrizio
    Quella di Roma sarà una trasferta in vera e propria emergenza per il Milan: tra squalifiche e infortuni saranno 8 i potenziali titolari indisponibili per Montella (Paletta, Kucka, Romagnoli, De Sciglio, Antonelli, Bonaventura, Montolivo e Calabria a forte rischio), la difesa il reparto più interessato ma anche il centrocampo non se la passa bene, ok Pasalic-Locatelli-Bertolacci ma con il solo Sosa come cambio in corsa. Eppure in panchina un'altra soluzione ci sarebbe, e i tifosi si chiedono: che fine ha fatto Mati Fernandez?

    LA LITE COL CAGLIARI - Forse non l'acquisto più importante dell'estate rossonera, sicuramente il più turbolento: Mati (nella foto da acmilan.com) è arrivato dalla Fiorentina in prestito oneroso con diritto di riscatto il 31 agosto proprio a ridosso della chiusura del mercato, scatenando un vero e proprio caso diplomatico con il Cagliari. La società sarda aveva trovato l'accordo con i viola nella figura di Corvino, ma in extremis la beffa: dietrofront dell'agente, di corsa a Casa Milan per firmare le carte e furia del ds rossoblù Capozucca che accusò Galliani di aver usufruito dell'aiuto del radiato Pablo Cosentino, fatto smentito dalla società rossonera e non confermato in procura dallo stesso Capozucca. Un episodio che ha comunque fatto saltare i ponti tra Milan e Cagliari, ma solo per pochi mesi: pace fatta a gennaio e sancita dallo scambio Gabriel-Storari tra i pali.

    PUPILLO DI MONTELLA, MA GLI INFORTUNI... - Ma cosa ha spinto il Milan a 'sgambettare' il Cagliari all'ultimo giorno di mercato per Mati? La forte volontà di Vincenzo Montella che ha nel cileno uno dei propri pupilli: a Firenze Fernandez era considerato dall'Aeroplanino un faro tecnico per la squadra viste le sue qualità in palleggio e su calcio piazzato, con lo stesso obiettivo l'allenatore lo ha rivoluto a tutti costi con sé anche nell'avventura milanese ma l'esito al momento non è dei migliori. Solo 4 presenze per 80 minuti complessivi in serie A, utilizzo ai minimi termini dovuto anche all'estrema fragilità del giocatore. Non aveva ancora messo piede a Milanello e Mati era già infortunato, un problema muscolare rimediato in nazionale (con la quale era impegnato al momento del trasferimento) lo ha tenuto in infermeria fino a novembre, ma dopo pochi spezzoni una ricaduta alla fine dello stesso mese contro l'Empoli alla prima da titolare e un'altra contro la Roma due settimane dopo lo hanno frenato. Da lì solo panchina, e oblio.

    ORA O MAI PIU', IL RISCATTO... - I guai fisici sembrano alle spalle e pur senza avere un ritmo gara ottimale le contingenze offrono a Mati Fernandez la possibilità di tirarsi fuori dal dimenticatoio: possibile infatti che il cileno venga chiamato in causa a gara in con la Lazio e contro la Fiorentina, ex solo al momento. Prestito con diritto di riscatto pronto a diventare obbligo in caso di qualificazione alla prossimo Champions League, il Milan però al momento è ben lontano dalla zona Champions e dunque l'acquisto a titolo definitivo passerà solo dalle valutazioni della società rossonera, il cui mercato presto e salvo imprevisti sarà gestito dalla coppia Fassone-Mirabelli: tutto dipende dunque dal campo, Mati dovrà convincere di avere le qualità per far parte del nuovo progetto ma non ha molto tempo e per farlo dovrà riuscire a stravolgere le gerarchie di Montella. Ora o mai più, sfruttare il momento di emergenza per rilanciarsi e non diventare solo un'altra meteora per il Milan.

    Twitter: @Albri_Fede90

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