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  • Dani Alves: perché è un grande colpo

    Dani Alves: perché è un grande colpo

    • Nicola Balice

    Per il verdetto del campo ci sarà tempo. Ma che quello di Daniel Alves sia un grande colpo per la Juve, deve essere già chiaro a tutti sotto ogni punti di vista. Che per il momento hanno a che fare poco con il campo, ma molto, moltissimo, hanno a che fare con il calcio. Il progetto Juve si rilancia ulteriormente, Daniel Alves ha già portato in dote un carico di entusiasmo che da tempo non si respirava a Torino al di là dei successi. Non solo. È una questione di mentalità, è una questione di immagine, è una questione di sostanza. Perché alla corte di Allegri arriva uno dei giocatori più vincenti della storia (a soli quattro trofei dal recordman Ryan Giggs), che a 33 anni non sembra affatto sazio: anzi, arriva in bianconero proprio per continuare a vincere, in un ambiente tutt'altro che sazio soprattutto a livello europeo. Daniel Alves lo ha fatto capire senza mezzi termini, è stato preso dalla Juve per puntare alla Champions, ha scelto la Juve per reinventarsi e tenere alto il livello di ambizione paragonandosi addirittura a LeBron James. E lo fa con il sorriso, che significa spensieratezza, un modo di approcciare diversamente il calcio pur mirando sempre e solo all'obiettivo grosso, richiamando a sé anche lo spirito del Pogba migliore, magari dello stesso Allegri: vincere e faticare, divertendosi per divertire. Ma Daniel Alves in questa Juve è anche pronto a ricoprire da subito un ruolo da leader a 360 gradi, all'interno si imporrà un po' per volta, all'esterno appare già tale: se è vero che i campioni portano altri campioni, lui che è un campione totale ha già lanciato il suo messaggio a Javier Mascherano, o più in generale rappresenta il simbolo anche più di Pjanic di un mercato che potrà portare definitivamente la Juve allo status di top club europeo in grado di competere da subito per la vittoria della Champions.

     

    ENNESIMO COLPO A ZEROQuello di Daniel Alves è quindi solo l'ultimo in ordine di tempo che la Juve nell'era Marotta-Paratici è riuscita a piazzare a parametro zero o al più con un indennizzo poco più che simbolico. Alcuni non hanno lasciato il segno o son diventate meteore bianconere, come i vari Ziegler, Lucio, Toni o Pazienza. Altri si sono trasformate comunque in operazioni virtuose, perché utili alla causa in campo o a bilancio: da Neto a Llorente, passando per Coman. Un grande salto di mentalità soprattutto nella prima stagione lo ha fatto compiere anche Evra, il colpo Khedira è pronto a trasformarsi nel miglior acquisto della prossima stagione se il tedesco dovesse trovare la giusta continuità lontano dall'infermeria. Altri colpi hanno invece scritto e riscritto la storia bianconera in maniera devastante: quello di Pogba è stato semplicemente un capolavoro assoluto per tempismo e lungimiranza, tutto però è nato con Barzagli e Pirlo, protagonisti totali nella rinascita della grande Juve sotto la gestione Conte. Ed ora tocca a Daniel Alves, il colpo a parametro zero per compiere l'ultimo salto verso il traguardo più ambito: la Champions.


    @NicolaBalice
     


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