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  • Chievo, Dainelli:| 'Abbiamo messo paura alla Juve'

    Chievo, Dainelli:| 'Abbiamo messo paura alla Juve'

    • Luca Cellini

    'Tra Firenze e Verona, sarò un po' di parte, preferisco sempre la prima. E' molto bello anche il centro di Verona, molto caratteristico, ma Firenze è Firenze per me. Viviano? Siamo andati insieme a cena a Firenze. Ho vissuto anch'io le critiche da toscano, giocando a Firenze, e il consiglio che gli posso dare è di estraniarsi da certe voci, che magari possono anche essere esagerate quando commetti anche minimi errori. Juventus-Fiorentina? So che il match a Firenze è molto sentito, ma anche i bianconeri lo sanno’. Così il difensore del Chievo Dario Dainelli, ospite ai microfoni di Radio Fiesole.

    'Domenica scorsa abbiamo messo paura alla Juve subito dopo il nostro gol. Nel primo tempo invece non abbiamo fatto quello che volevamo, sembravamo fin troppo timidi. Potevamo fare qualcosa in più, certamente. Corini? Son vecchietto, posso dire quello che penso sugli allenatori, e dico che sono rimasto stupito positivamente, sia dalla persona che dal tecnico. Va dritto al punto e trova sempre le parole giuste per tirar fuori le cose che servono dai giocatori. Un giorno allenato da Zeman? Da vecchietto quale sono non sarebbe l'ideale, invece mi farei allenare volentieri da Montella, ma credo che difficilmente tornerò a Firenze. Nello scorso mese di giugno c'era stato qualcosina, ma al Chievo sono sempre stati gentili e carini con me, peraltro in un periodo difficile: ero infortunato e coinvolto in vicende in cui non c'entravo, legate al calcioscommesse. Un chiarimento con Prandelli? Non c'è stato nulla, perché non c'era stato niente di grave fra di noi ai tempi di Firenze. Magari avevamo avuto degli attriti per caratteri diversi. I gol di Toni? Avevo rilasciato un'intervista a inizio anno in cui mi dichiaravo convinto che avrebbe raggiunto la doppia cifra. Sono sempre più convinto di quel pronostico'. 

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