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  • Ds Sion a CM: 'Incredibile effetto Gattuso'

    Ds Sion a CM: 'Incredibile effetto Gattuso'

    • Massimo Airoldi

    Il DS del Sion (squadra che milita nella prima serie del campionato svizzero di calcio), Marco De Gennaro, in esclusiva per Calciomercato.com si sottopone ad una breve intervista, rispondendo ad alcune domande personali, sulla squadra, sul calcio svizzero, su Gattuso.
     

    CM: Cosa ha spinto un personaggio italiano come lei ad “emigrare” in Svizzera per svolgere il ruolo di Direttore Sportivo?

    DG: Ho avuto la fortuna di poter iniziare un mestiere che adoro nel Bellinzona dodici anni or sono, quasi per caso. Dopo una parentesi di un anno a Como nel 2010, ho avuto l'opportunità di rientrare in Svizzera, a Sion e da due stagioni sono nel Canton Vallese.

    CM: Da quello che emerge pare che il Sion voglia trasmettere un’immagine nuova rispetto a qualche anno fa. Ultimamente infatti si sente parlare spesso, anche in Italia, di questa squadra e non solo per la presenza di Gattuso. Quali sono gli obiettivi del Sion da qui a 5 anni?

    DG: Sion rappresenta un Cantone molto bello con una tifoseria molto appassionata e legata alle vicende del club. Il Presidente Constantin è competente ed ambizioso e vuole portare la società ad essere protagonista con continuità nel campionato svizzero assicurandosi una costante presenza in Europa. Stiamo facendo il massimo per arrivare a consolidare la nostra posizione in Svizzera.

    CM: La presenza di Gattuso in squadra, l’approccio con Del Piero durante la sessione di mercato estiva, il presidente il cui cognome è chiaramente di origine italiana, lei stesso, dirigente italiano. Pensa che tutto questo abbia contribuito ad incrementare la simpatia italiana per il Sion? Avete cioè riscontri di “nuovi tifosi” italiani? I rapporti con le società italiane hanno avuto un cambiamento oppure non più di tanto?

    DG: L'effetto Gattuso è incredibile, dal numero di magliette vendute alle visite di tifosi che arrivano dall'Italia si può comprendere quanto il calciatore sia amato. Rino è unico non solo dal punto di vista sportivo, cosa che per altro tutti sappiamo, ma soprattutto per la passione, la grinta, la voglia ed il coinvolgimento che riesce ad esprimere ed a trasmettere in una realtà che gli appartiene da pochi mesi. Lui dice che il calcio lo sa fare solo così. È per tutti un esempio e la sua esperienza è di aiuto alla squadra ma anche alla crescita della società. Senza dubbio un esemplare professionista e uomo di grande spessore. La sua credibilità potrà in futuro aiutarci anche nel rapporto con altri club.

    CM: In Italia si dice spesso che bisogna puntare sui giovani, i quali però, talvolta, nelle grandi squadre non trovano molto spazio. Nel campionato italiano spesso manca la pazienza di attendere e gli anni di transizione vengono sempre mal digeriti, soprattutto dai tifosi. Nel campionato svizzero c’è una “cultura” differente in questo senso? Che “rapporto” ha il Sion con i giovani calciatori?

    DG: In Svizzera il rapporto con i giovani è decisamente diverso. Alla base c'è un grande lavoro sui giovani con investimenti importanti, i risultati che le Nazionali giovanili elvetiche hanno nelle varie competizioni non sono assolutamente frutto del caso. Il giovane forte in Super League gioca con continuità e quindi la domenica trovi sulle distinte giocatori classe 91, 92 e 93 iniziare le gare da titolari. Si tratta di calciatori di grande qualità che in futuro saranno oggetto del mercato europeo, come di recente é accaduto con Xhaka e Shaquiri. Per quanto concerne il nostro club abbiamo quattro, cinque talenti nelle categorie 95, 96, quindi dobbiamo pazientare ancora un poco per vederli in prima squadra

    CM: Pensa sia possibile che qualche altro calciatore italiano “di esperienza” possa, nel giro di breve tempo, trovare spazio nel Sion? E qualche giovane che milita nel campionato italiano pensa possa tornare utile alla causa del Sion?

    DG: Per quanto concerne i calciatori di esperienza dovremo cercare di non tararci su Gattuso altrimenti rischieremo di "rimanerci male". Per i giovani è certamente più difficile, il talento che si mette in risalto in Italia, preferisce restarci o spostarsi in un campionato di prima fascia in Europa, per scegliere la Svizzera deve esserci stato un intoppo nella sua carriera il che comunque non esclude che in futuro possa ritornare a giocare ad alti livelli.

    CM: Se dovesse prevedere uno spot promozionale per campionato svizzero e più in generale al calcio elvetico, su quali termini focalizzerebbe uno slogan? Quali sono le caratteristiche principali di questo calcio?

    DG: È un calcio di grande qualità ed in crescita costante, si vive con molta meno pressione rispetto ad altri campionati europei e si gioca in stadi bellissimi.

    CM: Come vede la sua esperienza personale nel Sion fino a questo momento? Ritiene che un clima meno pressante, rispetto a quello che si respira in Italia, possa agevolare la programmazione e il lavoro di una società di calcio?

    DG: Personalmente mi trovo molto bene, la società è ambiziosa e punta a vincere il che è molto stimolante. Sicuramente c'è meno pressione dall'esterno (stampa e media in generale), ma all'interno abbiamo anche qui la nostra giusta pressione. Il Presidente è ambizioso e vuole vincere, abbiamo una buona squadra e quindi dobbiamo fare il massimo per raggiungere gli obiettivi.

    Ringraziamo il Dott. De Gennaro per la disponibilità dimostrata e gli auguriamo un buon proseguimento lavorativo.


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