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  • La Juve non molla: ora tocca a Higuain

    La Juve non molla: ora tocca a Higuain

    • Nicola Balice

    La scorsa settimana si è trasformata in una lunga, lunghissima volata in vista dell'incontro in Lega tra De Laurentiis e Marotta. Tanto lunga e intensa da creare forse troppe false aspettative riguardo l'esito di questo contatto. Che in realtà ha semplicemente seguito il copione più ovvio, l'unico che ci si sarebbe potuti aspettare. La Juve che prima di varare il piano clausola rescissoria ha giustamente chiesto prima informazioni per capire come e se poter intavolare la trattativa, il Napoli che in maniera altrettanto giusta e con grande fermezza ha risposto di no. Tutto prevedibile, tutto previsto.

     

    TOCCA AL PIPITA – A fare da contorno una posizione tutto sommato condivisa da entrambe le società, che tra frasi dette e non dette hanno messo di fatto Gonzalo Higuain di fronte alle proprie responsabilità. La prossima mossa non può che essere sua, attraverso una comunicazione ufficiale alla società partenopea che faccia seguita alla disponibilità già manifestata a quella bianconera di intavolare una trattativa per l'eventuale clamoroso trasferimento. De Laurentiis è stato chiaro a riguardo, nel caso in cui Higuain lasciasse Napoli e il Napoli, sarebbe lui a farlo con la complicità di una società piena di soldi e priva di scrupoli secondo il suo punto di vista. Dal canto suo la Juve ora aspetta un segnale importante da parte del Pipita, la società bianconera si è esposta ma avrà bisogno di un supporto considerevole da parte del giocatore e del suo entourage. Al di là della data di scadenza della clausola rescissoria, la data chiave sembra possa essere realmente quella del 25 luglio: lunedì infatti è atteso Higuain a Dimaro, crocevia delicato se non decisivo di questa incandescente telenovela estiva.

     

    QUI JUVE – La strategia del Napoli è chiara ed ha messo la proprietà in posizione di forza, quantomeno nei confronti della propria gente. In casa Juve invece si lavora portando avanti la propria manovra. Perché un'apertura di De Laurentiis era una speranza vana più che un passaggio necessario per partire all'assalto di Higuain, incassato il rifiuto a trattare alla società bianconera non resta altro da fare che decidere se passare o meno al pagamento della clausola rescissoria in due rate. Un piano economico aggressivo che rimane nelle possibilità delle casse juventine, in attesa che venga presa una decisione definitiva a riguardo anche in base a come si evolveranno le altre situazioni di mercato in ballo, soprattutto quelle dall'impatto economico particolarmente significativo per non dire devastante (vedi Pogba). Il giorno dopo è quello della riflessione insomma, una riflessione già ampiamente preparata. I prossimi saranno quelli delle decisioni. Di sicuro non è stata la presa di posizione di De Laurentiis a cancellare Higuain dalla cima della lista degli obiettivi di mercato della Juve: il Pipita rimarrà lì ancora per un po', comunque vada.

    @NicolaBalice


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