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  • De Laurentiis ha torto: la Juventus di Allegri è uno spettacolo

    De Laurentiis ha torto: la Juventus di Allegri è uno spettacolo

    Aurelio De Laurentiis mastica amaro e l'eliminazione subita dalla Juventus in Coppa Italia, nonostante la vittoria del Napoli per 3-2 ottenuta ieri sera al San Paolo, resta un boccone difficile da mandare giù. Così difficile dall'arrivare ad attaccare l'allenatore bianconero Massimiliano Allegri tacciandolo di essere un catenacciaro e cavalcando "l'alone di negatività" criticato dallo stesso allenatore toscano nella conferenza stampa della vigilia.

    CATENACCIARO! - "Mi aspettavo che il Napoli giocasse meglio della Juventus, proprio come domenica. Si sentiva la nostra superiorità, perché c'è cuore. E oltre al cuore noi non abbiamo un allenatore catenacciaro, ma un fautore del calcio vero, bello". Viva il bel calcio di Sarri, abbasso il catenacciaro Allegri, è stato questo il succo dell'intervento del presidente del Napoli ai microfoni di Rai Sport nell'immediato post-gara. Un'accusa diretta e pesante che, però, non solo non rispecchia assolutamente la realtà, ma traccia un profilo di "bel calcio" che non può essere assoluta.

    PAROLE IN LIBERTA' - E' vero, probabilmente la sfida di campionato giocata al San Paolo e terminata per 1-1 nella serata di domenica non ha visto la Juventus esprimere un calcio spumeggiante e le scelte di Allegri in parte hanno inciso nel rendimento dei bianconeri. Se De Laurentiis avesse avuto l'ardire di rilasciare queste dichiarazioni nella serata di domenica il gioco sarebbe valso la candela. Ma ieri sera no, perchè fino alla clamorosa topica di Neto, la Juventus ha affrontato il Napoli a viso aperto, in una gara ricca di occasioni da entrambi i lati del campo, e che ha visto la formazione bianconera esprimere un calcio vivace, brillante e, a tratti, spettacolare.

    L'ELOGIO DELLA CONCRETEZZA - Da quando ha cambiato modulo passando al 4-2-3-1 a 5 stelle, Massimiliano Allegri ha dato un volto e un gioco nuovo ad una Juventus diventata l'elogio della concretezza e del cinismo. E' chiaro, gran parte delle giocate e delle trame offensive della squadra passano dall'inventiva e dall'imprevedibilità di Pjanic e Dybala, ma le azioni palle al piede, in verticale e in velocità dei bianconeri sono quanto di meglio il calcio italiano possa offrire. E se a questo Allegri è riuscito ad abbinare una gestione della sfera e della fase difensiva da vero stratega non si può far altro che applaudirlo. Il calcio moderno non è solo possesso palla, difesa alta e attacco a testa bassa. Per vincere serve altro, serve gestire i ritmi della gara, accelerare e rallentare per colpire al momento giusto. E la Juventus in questo campo, almeno in Italia, è maestra e la sua bacheca ce lo ricorda ogni giorno. Vincere è l'unica cosa che conta. E questa Juve vince, ma soprattutto convince, checchè ne dica De Laurentiis.

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