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  • De Laurentis scandalo: +95% di rincaro per i biglietti

    De Laurentis scandalo: +95% di rincaro per i biglietti

    Il Napoli strozza tifosi con prezzi assurdi. L’avevo promesso a Virman Cusenz, direttore de Il Mattino: i 250 euro per un biglietto di Napoli-Chelsea in tribuna d’onore dovevano essere confrontati con quelli di San Siro unico altro stadio italiano in cui si gioca la Champions.

    E’ bastato poco per confermare lo scandalo: De Laurentis fa i prezzi più alti d’Italia in uno degli stadi più sgangherati d’Italia. E c’è chi mi assicura che li volesse ancora più alti, stafregandosene dell’inflazione e del potere d’acquisto che già vessa i napoletani.

    Forte il disappunto in città, ieri mi era arrivata, tra le molte altre, una telefonata di Massimo Colla Ruvolo, uno dei più noti avvocati napoletani, tifoso DOC, imbufalito per la richiesta del Napoli: “Io non ci vado, se trovo una Nisida bene, altrimenti la vediamo insieme a casa. Mio figlio torna da Roma, dove studia, solo per il Napoli, ma oggi non si possono spendere 400 euro per andare alla partita, in uno stadio dove ci piove dentro!”.

    E’ il sentimento di molti, forse tutti i tifosi del Napoli. Ma a De Laurentis che importa?

    I dati. I prezzi per Napoli Chelsea sono: 250 euro per la Tribuna d’Onore; 180 per la Posillipo; addirittura 100 per i Distinti; 30 per le curve.

    A San Siro per Milan-Arsenal vanno dai 55 ai 135 euro per il settore arancio, 47 per settore verde e blu.

    Ma il vero raffronto deve essere fatto con il tasso d’inflazione arrivato al 3,2%, con un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,3%. A gennaio il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, ovvero i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza – dal cibo ai carburanti – è del 4,2%. Niente rispetto al biglietto per vedere il Napoli che a Napoli purtroppo è considerato pari al pane.

    Commento. E’ uno scandalo!

    San Siro permette di vedere bene dalle tribune come dalla curve e il prezzo è differenziato.

    Al San Paolo dove si vede male quasi da ogni settore (dal primo anello assolutamente niente e le curve sono lontanissime dal campo) la differenza la fa il lato, lungo o corto, gli angoli (Nisida), il contro sole (Distinti, nonostante la tettoia) o l’ombra (tribune). Ma ormai con tutte le notturne dovremmo ricordare come batte il vento, spesso forte.
    I servizi poi: a Milano c’è tutto e alla portata di tutti, fuori e dentro, lo stadio.
    A Napoli sono inesistenti:
    1. per compare il biglietto, bisogna fare a botte e sì è dovuto arrivare ai feriti spagnoli, inglesi e tedeschi, per ottenere la vendita on-line sul sito del Club che non aveva portata per accogliere la domanda del pubblico.
    2. Parcheggiare è una impresa: un ‘aiuto’ arriva solo dagli abusivi, molti parcheggi nei dintorni dello Stadio, piccoli e già intasati, addirittura chiudono nei giorni delle partite.
    3. Mangiare e bere qualcosa dentro il San Paolo costa una tombola: ho pagato io, con mio figlio Paolo, 35 euro per due panini e due coca-cola. Più due bottigliette di acqua Lete da 33 cl che De Laurentis pretende gratis dallo sponsor e vende anche sulle gradinate – dove non si può – a ben 3 euro e 50. Un furto!
    4. Per carità di patria lascio stare i trasporti pubblici.

    Ma torniamo ai biglietti col Chelsea.

    Improponibile il raffronto di merito con Milano, per capire l’arroganza del cinepresidente, basta ricordarsi dei prezzi che lo stesso Napoli ha praticato nella fase a gironi: da una partita all’altra si è passati dai 28 ai 30 euro nelle curve (+ 5%), da 55 a 100 nei Distinti (+95%), da 65 a 120 nella Nisida (+ 95%).
    Se questa non è spudoratezza e dispregio per i napoletani, cos’è?

    Infine, ma quando mai si è visto che l’onore si compra?
    Vuoi vendere anche i 250 biglietti della Tribuna del Disonore, per come è gestita e frequentata? Cambiane almeno il nome.

    Ho fatto anche il dirigente del Napoli per 3 anni e nella responsabilità anche delle PR del Club mai mi è venuta in mente una cosa simile. E tanpoco a Ferlaino.

    Andai a Wembley a vedere la finale di Coppa dei Campioni Barcellona-Sampdoria. Ero in ritardo entrai dal primo ingresso centrale, dicendo che ero un Dirigente del Napoli. Ero con Mario Orfeo, oggi Direttore del Messaggero. Una hostes, senza chiederci nulla, ci accompagnò fino in tribuna autorità, assegnandoci due posti.

    Non pretendo questo da De Laurentis, siamo a livelli di eleganza ed efficienza incomprensibili per lui, ma almeno un doveroso senso di opportunità verso i napoletani si. E anche l’attenzione di giornali e tv perchè sui queste cose non si può sorvolare, anche se non è governativo.

    Grazie


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