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  • De Magistris e la Juve, la camorra e la 'ndrangheta: a volte è meglio stare zitti

    De Magistris e la Juve, la camorra e la 'ndrangheta: a volte è meglio stare zitti

    • Fernando Pernambuco
    Temeraria, sbagliata, inutile? Come definireste l'uscita del Sindaco di Napoli a proposito della partita più calda e più delicata (per usare due eufemismi dell'anno) che si disputerà domani al San Paolo? L'aggettivo più calzante ci pare: "inquietante".

    Alla vigilia di Napoli-Juventus, già punteggiata da polemiche strumentali e dannose, in un Paese in cui tutti (politici, giornalisti, intellettuali, tifosi…) affermano che il calcio risulta essere eccessivamente drammatizzato, il Sindaco De Magistris pensa bene di lanciare una dichiarazione esplosiva. Chi rappresenta una città e fa parte delle istituzioni non dovrebbe mettere in campo equilibrio, saggezza, misura, per garantire la base su cui poggia il nostro contratto sociale? Ovvero la pacifica convivenza. 

    De Magistris ha fatto esattamente l'opposto. Alla vigilia di una partita ad altissima tensione, ha dichiarato a "Il Fatto", in pratica che: a) Higuain è un traditore; b)  "la 'ndrangheta nel cuore della Juve è un fatto gravissimo"; c) non ne parla nessuno, all'infuori de "Il Fatto". A noi pare gravissimo, invece, quello che ha detto chi rappresenta la città di Napoli, non nuovo per altro a esternazioni estreme. Primo: perché getta benzina sul fuoco, quando dovrebbe fare esattamente il contrario. Secondo: perché l'inchiesta della Procura Federale della Figc (circa presunte violazioni della giustizia sportiva da parte di dirigenti della Juventus) scattata a seguito delle indagini della Procura della Repubblica di Torino su infiltrazioni della 'ndrangheta conclusasi con il rinvio a giudizio di numerose persone, ma senza che alcun dirigente della Juventus sia stato indagato, è ancora in corso. Ora, gli imputati o gli indagati (parliamo comunque di giustizia sportiva) non dovrebbero essere considerati innocenti fino alla sentenza? De Magistris, per altro già magistrato, invece che fa? Sentenzia lui, in un batter d'occhio, condannando l'intera Juventus, perché  addirittura "nel suo cuore" alberga la 'ndrangheta. Terzo: dell'inchiesta della Procura Federale della Figc sui rapporti tra tifosi collusi con la 'ndrangheta e dirigenti juventini ne parlerebbe solo "Il Fatto". Ma dove vive il primo cittadino partenopeo? Li legge gli altri giornali o legge solo "Il Fatto"? Li guarda i siti e i blog o guarda solo il sito de "Il Fatto"?

    E soprattutto, De Magistris dovrebbe essere doppiamente prudente nelle sue esternazioni che riguardano il cosiddetto associazionismo mafioso in genere. Prima di lasciarsi andare a giudizi che danno la patente di 'ndrangheta a qualcuno, dovrebbe ricordarsi che esiste anche la camorra. Il cuore della camorra, De Magistris lo sa dove si trova?

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