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  • De Rossi:| 'City, no grazie'

    De Rossi:| 'City, no grazie'

     

    La sfida con Claudio Marchisio, Daniele De Rossi la vivrà da centrale difensivo. Se non è ufficiale, poco ci manca.

    Cassetti è praticamente out (a meno di miracoli dell’ultima ora), Burdisso è fuori e si sa, stesso discorso per Kjaer, in più Juan è squalificato. Per mancanza di avversari, gli tocca. Il difensore anche se davanti alla difesa, di fatto, lo fa dai tempi di Spalletti. Solo nella parentesi con Ranieri (il primo anno) ha giocato da intermedio di centrocampo, realizzando il record di gol, sette.

    In sintesi: De Rossi dove lo metti sta, per questo tutti lo vogliono, compresa la Roma, che non se lo lascerà scappare e lui non si lascerà andare via, nonostante certe lusinghe. E qui andiamo sul contratto. Baldini ha raggiunto un accordo di massima con il calciatore, circa sei milioni per cinque anni. Daniele ha detto sì, dovrà mettere nero su bianco, si sussurra per la prossima settimana. E il City? Mancini, dopo la eliminazione in Champions League, ha perso un po’ di potere e ora fatica a convincere gli sceicchi a chiudere il discorso. Tra l’altro il Manchester offre un triennale da otto milioni, a Roma quei soldi li guadagnerebbe in cinque anni. «L’Inghilterra sarebbe una buona esperienza», dice De Rossi. Certamente è bello sentire gli elogi di Ferguson e Mancini, ma al momento voglio restare alla Roma», ammette il giocatore in un’intervista al magazine FourFourTwo. Parole? Vedremo. Tornando al ruolo. Mai successo fin ora di vedere Daniele nell’undici titolare impiegato come stopper.

    Ecco le coppie difensive schierate fin ora da Luis Enrique: Heinze-Burdisso (Cagliari), Burdisso-Kjaer (Inter), Burdisso-Kjaer (Siena), Kjaer-Heinze (Parma), Heinze-Burdisso (Atalanta), Heinze-Kjaer (Lazio), Burdisso-Juan (Palermo), Heinze-Burdisso (Genoa), Burdisso-Juan (Milan), Burdisso-Cassetti (Novara), Kjaer-Heinze (Lecce), Kjaer-Juan (Udinese), Juan-Heinze (Fiorentina). De Rossi ha sempre giocato da centrale di centrocampo o da laterale dei tre. Da difensore puro solo contro la Fiorentina, appena uscito Juan: Gilardino è stato tenuto a bada, lui la sua buona figura l’ha fatta. Stavolta gli tocca Matri, avversario tosto, più i vari Vidal, Pepe, Quagliarella (che sostituirà Vucinic) e Marchisio, con il quale in settimana si è scambiato più di un complimento. Luis Enrique ha provato ad evitargli di giocare lì, ma probabilmente non potrà farne a meno. L’emergenza è totale. A destra giocherà Rosi, a sinistra uno tra Taddei e José Angel.

    Ora, con De Rossi in difesa, ci si chiede: chi farà il mediano? Uno di ruolo è Federico Viviani, capitano della Primavera. Che Gigi Di Biagio, tecnico della under 20, esalta. «Lui è nato calcisticamente come trequartista, ma ora fa benissimo il centrale di centrocampo. È un ragazzo che dimostra tranquillità e personalità. Capace di dribblare il suo diretto avversario in ogni zona del campo e non disdegna mai la soluzione da lontano, visto che è dotato di un gran tiro. Federico deve lasciare subito la Primavera e avere la possibilità di giocarsi le sue chance in prima squadra, mi rivedo molto in lui per le sue caratteristiche tecniche», le parole del tecnico azzurro a Manà sport. Un altro che può fare il centrale è Leandro Greco, caduto un po’ in disgrazia dopo Udine.

    In lizza anche Simplicio o addirittura Pjanic (ieri a Lione in permesso concordato con la società). Perrotta dovrebbe avere un posto nel terzetto di centrocampo. Gago è infortunato e squalificato. Davanti, Bojan (squalificato) a parte, c’è una certa abbondanza. Totti dovrebbe giocare, così come Lamela. Osvaldo si ricandida, Borriello spera. Da tempo, ormai. DiBenedetto avrebbe voluto essere presente al big match con la Juve, ma è stato costretto a partire urgentemente per gli Usa per motivi personali. È a rischio anche il cda della prossima settimana. Se il presidente non tornerà in tempo il consiglio d’amministrazione verrà rinviato.

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