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  • De Santis: 'Se non avessi sparato a Ciro Esposito sarei morto'

    De Santis: 'Se non avessi sparato a Ciro Esposito sarei morto'

    Torna a parlare Daniele De Santis dopo i ben noti fatti legati alla finale di Coppa Italia fra Napoli e Fiorentina che, a Roma, hanno portato all'uccisione di Ciro Esposito per mano proprio del tifoso giallorosso. Ai microfoni di Panorama, De Santis ripercorre i momenti che hanno portato allo sparo e di come "Gastone" (così veniva soprannominato) sia stato secondo lui costretto a sparare: "Se non avessi premuto quel grilletto sarei morto. Penso sempre a quel giorno e questa è e rimane una tragedia per tutti. Per la famiglia di Ciro e anche per la mia. A volte mi domando: se per salvarmi la vita, oltre alle sofferenze fisiche, devo veder soffrire tanto, non era meglio che mi avessero ammazzato?".

    "L’unica cosa che non avrei dovuto fare è stata raccogliere un fumogeno e rilanciarlo verso un pullman parcheggiato sul controviale che chiudeva completamente l’accesso. Improvvisamente sono spuntate almeno 30 persone. Se fosse andata come sostiene chi mi accusa, avrei dovuto sparare al primo che mi capitava, no?".

    De Santis, invece, racconta di essere fuggito e raggiunto da quelle persone; di avere preso "le prime bastonate e coltellate" e, mentre tentava di chiudere il cancello di accesso all’area dove abitava, "una gamba è rimasta sotto e si è staccata quasi completamente dal corpo. Ho arrancato per qualche metro e li ho avuti ancora addosso. Ero convinto di vivere gli ultimi momenti della vita. Se non avessi premuto quel grilletto sarei morto".

    Panorama.it

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