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  • Defibrillatori obbligatori negli impianti: c'è la proposta di legge 'Morosini'
Defibrillatori obbligatori negli impianti: c'è la proposta di legge 'Morosini'

Defibrillatori obbligatori negli impianti: c'è la proposta di legge 'Morosini'

  • M.C.

Come spesso accade, purtroppo, c'è voluta una morte importante per cambiare delle regole che non funzionavano. E' accaduto in passato, si ripeterà - probabilmente - dopo la morte dello sfortunato Piermario Morosini, morto in campo durante l'ultimo Pescara-Livorno con l'eterno dilemma per l'utilizzo o meno del defribillatore in campo. C'è chi sostiene che gli avrebbe salvato la vita, chi sostiene il contrario. Sicuramente però i recenti decessi nel mondo dello sport hanno sensibilizzato il mondo dello sport, smuovendo un numero considerevole di coscienze. Fare qualcosa è indispensabile e la prima mossa sarà una proposta di legge con prima firmataria l'on. Paola De Micheli. Per spiegare meglio l'iniziativa Calciomercato.com ha interpellato Daniela Aschieri, responsabile della cardiologia territoriale dell'Asl di Piacenza.

Ci parli di questa proposta di legge, da chi e come è venuta la spinta per muoversi concretamente?

"E' una proposta dell'Onorevole De Micheli che è molto sensibilizzata in materia in quanto piacentina e amica del povero Vigor Bovolenta (giocatore di volley deceduto in palestra durante un match di campionato ndr). Quell'episodio unito a questo di Morosini ha smosso molte coscienze. Si deve fare qualcosa".

Di cosa si tratta?
"Si chiede di rendere obbligatoria la dotazione e l'uso dei defibrillatori negli impianti sportivi agonistici e dilettantistici. Negli stadi come nei palazzetti o nelle piscine".

C'è una concreta possibilità che la proposta passi?

"Spero vivamente che la proposta passi subito e bipartisan. E' necessario rendere tutti gli impianti in cardiosicurezza".

E' vero che c'è l'idea di chiamarla 'Proposta Morosini'?
"Sinceramente è una mia idea che potrei anche passare alla Onorevole. Potremmo chiamarla Proposta Morosini-Bovolenta perché penso che portare i nomi di persone direttamente coinvolte possa muovere le coscienze di molte. Vedremo, ma ci pensiamo".


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