Se la notte di San Siro ha donato alla Juve improvvise certezze, considerando avversario e campo di battaglia, la giornata aveva fatto riaffiorare un bel quesito: meglio Alex Del Piero o Antonio Cassano? Riassunto brutale di un bivio da mercanti che, negli anni scorsi, qualche bianconero avrebbe già voluto affrontare. Magari nel chiuso degli uffici lo si farà pure stavolta, o lo si sta facendo: se divorzio a Genova sarà, è vero che nuovi altari già s'allestiscono a Firenze e Milano, ma pure la Juve avrebbe seri argomenti da proporre. Da una parte c'è la bandiera issata da 17 anni, un capitano che continua a funzionare e segnare, dall'altra un giocatore più giovane, e pure questo pesa, forse unico in Italia, con svariati talenti, compreso quello per l'autodistruzione. Del Piero ha il contratto in scadenza a giugno, la Samp ha quasi stracciato quello con Cassano. Dilemma completato dal fatto che difficilmente potresti unirli nella stessa squadra.

Almeno un pensiero a Cassano è stato fatto, se dopo la diplomazia pomeridiana, sabato a tarda sera il presidente Andrea Agnelli è stato piuttosto chiaro: «Cassano? È Beppe Marotta che valuta il mercato e io ho piena fiducia in lui. Al momento opportuno valuteremo». Non proprio una strada sbarrata. Quello può farlo solo il dieci attuale, con la solita arma imbracciata negli anni, i gol: a San Siro il n. 179 in serie A, battuto il record di Giampiero Boniperti che fin lì lo affiancava nella classifica dei bomber bianconeri.Nel frattempo s'è fatto un regalo di compleanno con qualche giorno d'anticipo: il 9 novembre saranno 36 anni. Otto in più di Cassano, e strategicamente può non essere un dettaglio.

Certo è che Marotta non farà alcunché per sabotare la situazione alla Samp, ma se rescissione sarà il barese diventerebbe un giocatore come gli altri. E poi il dg bianconero aveva già tracciato la linea del mercato di gennaio 10 giorni fa: «Dovremo essere pronti a sfruttare le occasioni». Difficile non catalogare così Cassano, anche se ci fossero i 5 milioni di euro da pagare al Real Madrid, anche perché il suo stipendio alla Samp è abbordabile per una big. Il rinnovo del contratto di Del Piero forse è la risposta al dilemma. Ma una risposta, come scrisse il filosofo Jostein Gaarder, è anche il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle, e solo una domanda può portarti oltre. Allora, meglio Alex o Antonio?