Del Piero, Totti, Iniesta, il Fenomeno & co: le 10 standing ovations ai 'nemici'
Angelo Taglieri
Quante volte, nei film, dopo una dichiarazione d'amore o una di quelle frasi che, poi, restano impresse nella storia del cinema, c'è una comparsa che fa partire l'applauso? Tante, tantissime. Al punto che, nei film parodia, spesso sbuca lo starter per gli applausi... ma senza seguito. Al contrario, allo stadio, davanti ai miti, ai campioni, ai fuoriclasse, il tutto parte spontaneamente, con le mani che iniziano a muoversi autonomamente, un atto dovuto nei confronti di chi, con il pallone, ha scritto calcio nei prati d'Europa. Standing ovation, "C'è un mistero che non lo so, quando ti vedo che cos'ho" cantava Vasco: sentita quando sono i tuoi tifosi a farla, emozionante quando sono i nemici a dedicartela. Come quella dell'Allianz Stadium ad Andres Iniesta, nell'ultimo Juve-Barcellona, o quella ad Alessandro Del Piero firmata Bernabeu. Partendo da qua, la Classifica di CM di questa settimana è dedicata alle 10 standing ovations (escludendo addii, come Baggio e Del Piero, o ritorni, come Lampard e Henry) avversarie. "Amo il rumore dei nemici" diceva Mou. E se il rumore dei nemici è il "clap-clap" dell'intero stadio...
