Della Valle chiede mezzo milione a un giornalista, perchè tutto questo livore?
Restano alcune considerazioni che molti fiorentini prendendo spunto da questo ultimo episodio hanno cominciato a farsi: perchè Diego Della Valle è sempre così arrabbiato?
Se riavvolgiamo il nastro degli ultimi mesi ci accorgiamo che il Patron viola è tornato alla ribalta sulle vicende della Fiorentina quasi esclusivamente per menare fendenti a un sacco di persone che gravitano intorno alla città e alla Fiorentina. Prima la polemica contro i pesunti rosiconi che qualcuno ha individuato nella famiglia Fratini, peraltro da anni in buoni rapporti con Della Valle stesso. Poi contro il Sindaco e l'assessore allo sport sempre a proposito della cittadella viola. Infine nella diatriba che ha posto fine al rapporto quinquennale con Prandelli e che ha lasciato l'amaro in bocca a tutta la tifoseria che aveva celebrato e santificato il binomio nella speranza che potesse continuare all'infinito.
Tutto questo condito poi da risentimenti vari contro la tifoseria e la stampa colpevoli di non apprezzare abbastanza gli sforzi di una proprietà che ha restituito il calcio a Firenze dopo il fallimento. Ma perchè? Perchè questo livore, questa acredine, questa necessità di creare tensioni in un ambiente storicamente appassionato e devoto alla famiglia Della Valle?
Quale può essere l'obbiettivo? Non certo la necessità di sbloccare la vicenda Cittadella. Della Valle è troppo esperto per non conoscere le difficoltà burocratiche e gli equilibri che tali procedure, per giunta in un'area tuttora sotto sequestro, comportano. E dunque a che serve procedere a colpi di macete rischiando di stressare le controparti e l'ambiente stesso?
Della Valle ha costruito il suo impero sulla qualità dei prodotti che vende in tutto il mondo e sull'immagine con la quale è stato capace di veicolarli. La sua attenzione maniacale alla comunicazione viene universalmente riconosciuta come il vero valore aggiunto del fenomeno Della Valle. E allora, perchè? Perchè quando si tratta di Fiorentina la strategia di comunicazione risulta così difficile da comprendere e sopratutto irta di conflittualità.
Cui prodest?