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  • Di Carlo non teme il Werder: 'Rispetto, non paura'
Di Carlo non teme il Werder: 'Rispetto, non paura'

Di Carlo non teme il Werder: 'Rispetto, non paura'

  • L.T.

Mimmo Di Carlo è pronto. Mercoledì sera la “sua” Sampdoria affronterà a Brema i padroni di casa del Werder nel primo round della doppia sfida che vale l’accesso ai gironi della Champions League. Diciotto anni dopo la finale persa a Wembley col Barcellona, la Sampdoria ha l’opportunità di riaffacciarsi sul più alto palcoscenico continentale. Per farlo però, bisognerà superare l’ostacolo tedesco, un ostacolo insidioso, come sottolinea l’uomo di Cassino. «Affrontiamo una squadra molto forte, di cui abbiamo grande rispetto - attacca il mister nella conferenza stampa della vigilia -. Rispetto, ma non paura. Confido molto nei miei ragazzi, nella forza del gruppo che ha lavorato tantissimo in questo mese abbondante di ritiro, per raggiungere un traguardo storico».


Fantantonio. Fra i blucerchiati il giocatore più atteso è senza dubbio Antonio Cassano. Il fantasista barese è senza dubbio la stella di questa Sampdoria targata Di Carlo, ma il tecnico ci tiene a sottolineare il valore del gruppo doriano nella sua interezza, senza soffermarsi troppo sulle qualità dei singoli elementi. «Cassano? Ci aspettiamo molto da lui, perché è un giocatore dotato di classe e lampi di genio che in gare come queste possono risultare decisive, inoltre è uno dei pochi giocatori a mia disposizione che vanta esperienza a livello internazionale - spiega l’ex allenatore di Chievo, Parma e Mantova -. Tuttavia ci tengo a sottolineare che la Sampdoria non è solo Cassano e che se è arrivata a giocare per un traguardo tanto prestigioso il merito è del gruppo e sul gruppo dobbiamo puntare per provare a raggiungere i gironi».

Dubbi. Il suo collega Schaaf non potrà certamente disporre di Mesut Özil, che nel pomeriggio il Werder Brema ha ufficialmente ceduto al Real Madrid. Per contro, Mimmo Di Carlo ha ancora qualche dubbio di formazione da sciogliere e con ogni probabilità deciderà soltanto pochi istanti prima del fischio d’inizio quale undici iniziale mandare in campo. «La formazione che manderò in campo ce l’ho in testa per nove undicesimi. Ho due dubbi ancora, ma preferisco tenerli per me - chiude l’allenatore doriano -. I convocati stanno tutti bene, domani prenderò le ultime decisioni».


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