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Di Francesco 'ruba' il Milan a Mihajlovic, pronto per la Lazio

Di Francesco 'ruba' il Milan a Mihajlovic, pronto per la Lazio

Fatal Sassuolo. Terza sconfitta su tre partite di campionato per il Milan al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Dopo Allegri e Inzaghi, Eusebio Di Francesco decreta in anticipo la fine dell'avventura sulla panchina rossonera anche per Sinisa Mihajlovic. Game over, scrive Tuttosport. Il Milan è la squadra contro cui il Sassuolo ha vinto il maggior numero di partite (4 su 6) e segnato il maggio numero di gol (13). 

BERLUSCONI - Persino nell'unica volta in cui era uscito sconfitto da San Siro, Di Francesco era piaciuto a tal punto da meritarsi comunque i complimenti del presidente Silvio Berlusconi, sceso negli spogliatoi apposta per salutarlo e dirgli bravo. E' chiaro come Di Francesco abbia ampiamente superato Mihajlovic nelle simpatie berlusconiane. Donadoni sembra ancora un gradino avanti come probabile nuovo allenatore, ma l'idea di riprovare con uno stratega che si è fatto le ossa in Emilia, come il Sacchi degli anni '80, stuzzica e non poco Berlusconi. 

GALLIANI - Su Il Giornale, Franco Ordine interpreta le parole di Galliani come un'investitura per Di Francesco, mentre Mihajlovic ha un piede fuori dal Milan. 

LAZIO SU MIHAJLOVIC - Secondo La Repubblica, l'allenatore rossonero piace alla Lazio, dove potrebbe andare nella prossima stagione al posto di Stefano Pioli

ADDIO CHAMPIONS - Tornando a Tuttosport, sono tanti i motivi che portano a ritenere sia suonato il gong definitivo sull'avventura di Mihajlovic. Intanto perché, a 10 giornate dal termine, si è arenata definitivamente qualsiasi speranza di arrivare in Champions League. Un obiettivo forse non alla portata dell'organico messo a disposizione del tecnico, ma che comunque, con un eccesso di ottimismo, era stato più volte indicato dalla dirigenza come raggiungibile. Ma anche il fatto che sia stato il Sassuolo, ovvero non esattamente un'invincibile armata, a certificare questa abdicazione, non è per nulla piaciuto ad Arcore. Si narra di un Berlusconi furibondo per tutta la prestazione, ma letteralmente inferocito per il fatto che anche in undici contro dieci, nell'ultimo quarto d'ora, il Milan non sia riuscito ad imporre il proprio gioco. Questo ko, poi, rimette in discussione anche la semplice qualificazione all'Europa League: ora sono soltanto tre i punti di vantaggio rossoneri in classifica. E senza il successo in coppa Italia, dove comunque il Milan si giocherà le sue chance in finale contro la Juventus, solo il sesto posto darebbe la garanzia della qualificazione, seppure dai preliminari di luglio. Come dire: un'altra stagione che nascerebbe fortemente condizionata fin dalla preparazione. Nulla di nuovo, ma neppure nulla di positivo, sul fronte rossonero. 

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