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  • Di Marzio a CM: 'Juve, insisti per Higuain. Milan, fra Ibra e Thiago tieni lo svedese'
Di Marzio a CM: 'Juve, insisti per Higuain. Milan, fra Ibra e Thiago tieni lo svedese'

Di Marzio a CM: 'Juve, insisti per Higuain. Milan, fra Ibra e Thiago tieni lo svedese'

  • Gianluca Minchiotti

Con la finale di Coppa Italia vinta dal Napoli contro la Juventus, è terminata ufficialmente la stagione 2011-12 del calcio italiano, almeno per quanto riguarda i club. Ai microfoni di Calciomercato.com, Gianni Di Marzio fa le sue pagelle, anticipa le mosse di mercato delle grandi e si proietta sugli Europei di Ucraina e Polonia.

 
Sul podio ideale della stagione 2011-12 chi c'è, secondo Di Marzio?
"Sul gradino più alto, naturalmente, la Juventus. E' ritornata dopo la sofferenza, dopo il purgatorio. Prima era sempre stata in paradiso, ha avuto la forza di tornarci. Poi c'è l'Udinese, per la serie: vendere (Sanchez, Zapata e Inler), incassare tantissimi soldi e in più qualificarsi anche per i preliminari di Champions League. Sul terzo gradino del podio, metterei il Parma. Nessuno se lo aspettava, è stata la vera sorpresa della stagione. Avrei detto anche Catania, ma nell'ultima fase della stagione ha mollato, e quindi dico Parma".
 
E i flop della stagione?
"L'Inter più di tutti, la grande delusione della stagione. Poi la Roma: ci aspettavamo tutti di più da Luis Enrique. E' andato avanti a testa bassa, si è ostinato su un'idea fissa, senza volerla cambiare. Infine, Genoa e Fiorentina, sullo stesso livello".
 
Passiamo al mercato. Siamo all'inizio, facciamo qualche previsione, a partire dalla Juve. Quale sarà il grande attaccante che vedremo in bianconero?
"Higuain è l'attaccante ideale per il gioco della Juventus. L'incontro di ieri fra l'agente e il Real Madrid? Non credo che equivalga a una conferma automatica. Sono mosse di mercato, strategie, che rientrano nel gioco delle parti...".
 
Per fare mercato, il Milan potrebbe essere costretto a sacrificare uno fra Ibrahimovic e Thiago Silva. Fra i due, Di Marzio di chi si priverebbe?
"Ibra non lo darei mai via, quindi fra i due direi Thiago Silva. In ogni caso, se il Milan vuole continuare a essere una grande squadra, non deve cederne neanche uno. Altrimenti Silvio Belrusconi cosa è tornato a fare? Galliani in questi anni è riuscito a fare le nozze con i fichi secchi, ma con il ritorno in campo del patron, ci si aspetta qualche mossa da grande Milan".
 
E l'Inter?
"Prende Palacio e, secondo me, prenderà anche Lavezzi. E' un piano che i nerazzurri stanno portando avanti da un anno, altrimenti non si spiegherebbe il prestito di Pandev".
 
Ma i nerazzurri in questo momento hanno la forza economica per pagare cash i 31 milioni di euro della clausola rescissoria?
"E' possibile che alla fine si trovi un accordo del tipo: Lavezzi per soldi più Pandev più un altro giocatore, senza quindi arrivare a pagare la clausola rescissoria in denaro sonante".
 
E la conferma di Stramaccioni, è d'accordo?
"Lo voglio vedere dall'inizio. Vedremo se avrà il polso per guidare una Ferrari fin dall'inizio del campionato".
 
Capitolo Napoli: oltre a Lavezzi, rischia di perdere anche Cavani?
"Se parte anche Cavani, a Napoli scoppia una 'guerra'. Il Napoli è incentrato sui tre tenori: Lavezzi, Cavani e Hamsik. Già ne parte uno, a 27 anni, ma se ne dovesse partire un altro sarebbero dolori. Certo che, per trattenere il Matador, De Laurentiis dovrà adeguargli l'ingaggio. Non sarà facile, perché Cavani vuole giocare in una squadra vincente, da Champions League, non in una squadra 'curiosa', come De Laurentiis ha definito il Napoli del futuro. Vargas? Aspettiamolo ancora un anno, con simpatia".
 
Mercato allenatori: Di Matteo resterà al Chelsea?
"Se lo meriterebbe, per quello che ha fatto, per le sue dichiarazioni, perché non si è montato la testa anche dopo aver vinto la Champions League. Ma la sensazione è che Abramovich cambierà...".
 
Passiamo agli Europei: come vede l'Italia di Prandelli?
"Storicamente, l'Italia è sempre andata alla grande quando è partita fra polemiche e contraddizioni, come nel 1982 e nel 2006. Ora invece vedo troppa euforiae troppo vento in poppa: e io diffido sempre quando non ce la tensione giusta...".
 
Concludiamo con due domande personali. Una riguarda proprio gli Europei: è vero che la sentiremo spesso in radio?
"Sì, commenterò gli Europei su Radio 2, con Massimo De Luca".
 
E poi ci sono grandi novità all'orizzonte per il suo lavoro da dirigente-osservatore. Abbiamo saputo che cambierà club: dal QPR a un altro club storico del calcio inglese...
"Effettivamente c'è questa opportunità... prima però vediamo di sancire l'accordo, di mettere nero su bianco, poi ne parleremo...".
 

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