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  • DiBenedetto, il sogno si tinge di giallo

    DiBenedetto, il sogno si tinge di giallo

    Segreterie telefoniche e molti silenzi. Il mondo che ruota attorno a Thomas R. DiBenedetto, candidato unico alla proprietà della Roma, è come se si fosse eclissato tutto d'un colpo. Così mentre il bostoniano di origini campane si diverte a seminare la scorta fatta di motorini per le vie della Capitale («Sembriamo un mostro con la coda», dirà ai suoi uomini della security), sui venti giorni che si sono dati le parti per la fumata bianca cominciano a mettersi di traverso alcuni interrogativi.

    Il primo rompicapo è quello che sta più a cuore al popolo giallorosso. Come mai lo sbarco di DiBenedetto a Roma non si è concluso con la firma annunciata, ma è sconfinato in nuovi tempi supplementari?

    La spiegazione tecnica è chiara: bisogna riscrivere gli accordi perché a cambiare è la natura giuridica della Newco, ora italiana e partecipata dagli americani al 60 per cento e da Unicredit al 40. Per farlo servono passaggi obbligati e non brevi, ma, soprattutto, nuove garanzie, o almeno la conferma da parte dei rappresentanti la cordata Usa delle precedenti, compresi, però, gli impegni per assicurare alla Roma un futuro da protagonista in Europa. I supplementari dovranno, giocoforza, ri-coinvolgere i tre soci di DiBenedetto, dunque. Chi sono e in che settori operano? Poco o nulla si sa di Michael Ruane, James Pallotta e Richard D'Amore, amici del capo cordata e chiamati a mettere in campo dieci milioni di euro a testa.

    Ma altrettanto poco si conosce dello stesso DiBenedetto, la cui società - la DiBenedetto LCC - che inizialmente avrebbe dovuto acquistare le azioni della Roma aveva sede nel Delaware, il secondo stato più piccolo degli Usa, dove è impossibile entrare in possesso dei nomi dei soci e della natura dei loro investimenti perché paradiso fiscale, seppur non iscritto alla black-list. Roma si interroga e aspetta.

    (La Stampa)

    Le ombre americane. Slitta la firma di DiBenedetto: che succede?
    Tifosi scettici. Giallo: il giornale di Boston e l'ambasciatore Usa non conoscevano l'acquirente.

    (Il Giorno)


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