Tra luglio e gennaio sono arrivati in serie A, ma in serie A non si sono mai visti. O quando l'hanno fatto, non hanno lasciato il segno. Sono tutti quei giocatori che fanno parte della categoria meteore, una lunga lista di "giovani promesse", "bomber di razza", "talenti da scoprire" sbarcati in Italia, dopo aver riempito pagine di giornali. Ce n'è per tutti i gusti, partendo dalla porta, passando per difesa e centrocampo, per poi finire con l'attacco.

Tra i pali l'esempio più lampante è Diego Cavalieri, arrivato a Cesena dal Liverpool, senza riuscire a convincere, se non per la stupenda moglie. In difesa non si hanno da tempo notizie di Didac Vilà del Milan, così come di Guillerme Burdisso, che con la Roma ha giocato la bellezza 212 minuti. Hanno visto il campo con maggiore continuità Daprela, Benalouane e Andjelkovic, ma qualcuno se li ricorda? A centrocampo c'è l'imbarazzo della scelta, da Danilo Pereira, strappato dal Parma alla concorrenza di Inter, Milan e Roma, a  Zuculini, Reginiussen, Calvo. In attacco impossibile non pensare a Riski o a Boselli, arrivato a gennaio a Genova dal Wigan, con all'attivo un gol in stagione.

Fare delle scelte di mercato, non è mai facile. Le scoperte, le scelte azzeccate, gli affari e i pacchi ci sono e ci saranno sempre. Ma in un momento difficile per il calcio italiano, in piena crisi generazionale e di risultati, non era forse meglio puntare su qualche giovane, italiano? Qualcuno meglio di Didac Vià, Burdisso Junior, Piatti, Boselli, Daprela, Riski, Cavalleri, Benalouane, Zuculini, Danilo Pereira,Reginiussen, Santiago Garcia, Andjelkovic, Calvo da qualche parte c'è sicuramente.